«Bibliotime», anno III, numero 3 (novembre 2000)
Marco Melloni
Un sito per i pagamenti delle fotocopie
1. Perché?
Il fenomeno del document delivery (DD), cioè la fornitura di documenti -
soprattutto articoli di riviste - da parte delle biblioteche, è ben noto ed ha
le dimensioni di 20-30.000 articoli scambiati in un anno tra 50 biblioteche,
come indica una ricerca apparsa su AIB-CUR all'inizio di quest'anno [1].
In Internet infatti si trovano almeno due grossi cataloghi collettivi, ACNP [2] ed SBN [3], e il motore
di ricerca MAI, MetaOPAC Azalai Italiano [4], che
permettono ad un ricercatore, uno studente, una persona qualsiasi di
localizzare un documento in una biblioteca italiana. Gli stessi siti indicano
in genere anche l'indirizzo, il telefono, e spesso l'indirizzo di posta
elettronica delle biblioteche.
Infine, oltre alla tradizionale posta, il fax e recentemente la
scannerizzazione o il formato PDF premettono di inviare sempre più celermente
l'articolo alla persona che lo ha richiesto, come si nota anche dai numerosi
messaggi scambiati in AIB-CUR.
Quindi dal proprio PC chiunque può localizzare un articolo, richiederlo in
posta elettronica, riceverlo come allegato di una e-mail e infine stamparlo in
un giorno e anche meno.
In questo ciclo però non si riesce a remunerare il lavoro svolto dalla
biblioteca né a pagare i diritti d'autore pretesi dalla SIAE. Quindi tutto il
ciclo è fuori legge per gli editori e non molto gradito alle biblioteche, che
in genere lo svolgono soltanto tra loro su una base di ipotetica reciprocità .
Questo scambio gratuito e rapido di copie tra biblioteche porta anche come
conseguenza al progressivo abbandono o interruzione di abbonamenti da parte
delle biblioteche stesse, che così ottengono un risparmio, ma a questo gli
editori rispondono aumentando indiscriminatamente i prezzi degli abbonamenti,
cosa che annulla i risparmi realizzati. Non indaghiamo qui quali saranno i
futuri scenari.
Si ipotizza quindi un sito Internet che permetta il pagamento sia delle copie
sia dei relativi diritti d'autore, pur mantenendo la rapidità telematica .
2. Un sito Internet
Gli attuali mezzi di pagamento basati sulla posta (invio di francobolli o di
voucher IFLA) sono lenti. Quelli basati su CCP (conto corrente postale) o su
bonifico su conto bancario sono lenti e costosi, con spese intorno alle 10.000
lire. Quelli con carta di credito sono, per ora, poco sicuri.
L'ipotesi qui presentata si basa sullo scambio di voucher virtuali, acquisti,
come quelli IFLA , in blocchi di 10 o più, quindi con una spesa oltre le
100.000 lire per la quale vale la pena di usare i mezzi tradizionali di
pagamento come CCP o CCB.
Per evitare problemi fiscali si è pensato ad una associazione senza fini di
lucro (i pagamenti sono a copertura delle spese) che gestisce il sito Internet
nel quale avvengono lo scambio di voucher elettronici che hanno esclusivo
valore all'interno dell'associazione e servono, come quelli IFLA, a pagare le spese
per la esecuzione e spedizione delle fotocopie di articoli.
3. Chi può essere interessato?
Dall'indagine AIB si vede che almeno 50 biblioteche svolgono il servizio di DD
o lo scambio di articoli con altre biblioteche; queste dovrebbero essere certamente
interessate a questo sito, ma molte biblioteche pubbliche di città e paesi di
provincia potrebbero ampliare i servizi resi agli utenti con i patrimoni delle
biblioteche universitarie e queste, vedendo remunerato il loro servizio,
sarebbero più disposte a servire biblioteche dalle quali, oggettivamente, non
si aspettano grandi scambi.
4. Come funziona
Premettiamo che le biblioteche che diventano partners del servizio dovrebbero
essere associate ed avere un codice (ICCU o altro provvisorio). L'addetto al
servizio svolge la ricerca sui cataloghi collettivi, contatta direttamente,
come avviene già ora, tramite posta elettronica, telefono o fax, la biblioteca
che può fornirgli il documento, e si accorda sulle modalità di spedizione e sul
costo.
E' bene notare che la trattativa avviene al di fuori del sito Internet
dell'associazione, ed ogni biblioteca può mantenere le sue regole e le sue
tariffe. Quando si decide di pagare, la biblioteca richiedente va sul sito
dell'associazione, si collega con la password, controlla i voucher a sua
disposizione, sceglie la biblioteca con la quale ha concordato la fornitura
della copia, e infine invia il o i voucher stabiliti. Dopo l'operazione avrà un
voucher di meno ed il contatore delle operazioni sarà incrementato di 1.
L'altra biblioteca controllando i propri voucher ne troverà 1 in più
accompagnato dall'indicazione della biblioteca di provenienza, dalla data e,
facoltativamente, dal numero di richiesta e dal codice SICI [5] del
documento richiesto.
Il pagamento dei diritti d'autore avviene spostando un voucher alla SIAE quando
una biblioteca ha effettuato 10 pagamenti, cioè ha spostato 10 dei suoi
voucher.
5. Quanto costa
Indicativamente l'associazione di una biblioteca potrebbe costare annulmente
30.000 lire da impegnare nella gestione del sito. Si richiederebbe un
versamento di 100.000 lire come cauzione, per disporre di 10 voucher da L.
10.000 da scambiare con fotocopie.
Un articolo fino a 7 pagine spedito per posta potrebbe valere 1 voucher salvo
indicazioni diverse volute dalla biblioteca fornitrice. Ogni 10 voucher spesi
la biblioteca ne verserebbe automaticamente uno alla SIAE per i diritti
d'autore forfettari. Quindi chi richiede il documento e non chi esegue la copia
paga anche i diritti d'autore.
6. Come fare?
I pagamenti annuali dell'associazione e della cauzione e dei suoi eventuali
reintegri possono avvenire su CCP o con bonifico sul conto corrente bancario
dell'associazione; infatti si tratta di spese oltre le 100.000 lire, per le
quali questi normali mezzi di pagamento e l'emissione di fattura o ricevuta
vanno benissimo. Poiché il versamento per i voucher è una cauzione, la
biblioteca che chiede di associarsi deve anche indicare le modalità necessarie
per effettuare la restituzione della cauzione. L'associazione restituirebbe
detta cauzione diminuita dei voucher spesi o aumenta di quelli ricevuti .
7. Conclusioni
La preparazione ed il funzionamento di un tale sito sono relativamente
facili da realizzare, anzi è intenzione dell'autore presentare un prototipo
entro breve tempo. Molto più complicate e aleatorie sono le autorizzazioni da
parte della SIAE/AIDRO per l'accettazione di questa forma forfettaria per
l'assolvimento degli obblighi di legge sui diritti d'autore, e convincere le
biblioteche ad aderire all'associazione. Faccio infatti notare che, affinché
avvengano gli scambi, entrambe le biblioteche devono essere associate. Per un
certo periodo questa forma di pagamento si può affiancare e non sostituire a
quelle in vigore attualmente (francobolli, voucher IFLA, buoni postali etc.)
che resteranno per le biblioteche che le pretendono.
Marco Melloni
- Rivoli (Torino), e-mail: melloni.marco@tin.it
Note
[1] Gruppo di discussione AIB-CUR (da AIB-WEB),
<http://www.aib.it/aib/aibcur/aibcur.htm3>.
[2] <http://acnp.cib.unibo.it/cgi-ser/start/it/cnr/fp.html>.
[3] <http://opac.sbn.it/cgi-bin/IccuForm.pl?form=WebFrame>.
[4] <http://www.aib.it/aib/opac/mai.htm>.
[5] http://sunsite.berkeley.edu/SICI/version2.html.
«Bibliotime», anno III, numero 3 (novembre 2000)