Ha scritto LB in un messaggio su AIB-CUR del 20 Feb 2003:

[Sicuramente c'e' bisogno di aggiornare ed essere al passo con i tempi, ma ai fondamentalisti dei metadati e di Dublin Core consiglio la lettura dell'intervento di Gorman al Convegno di Firenze sull'AC] [Lorenzo Baldacchini]

Penso che il venerabile Gorman sia caduto vittima di un equivoco, dovuto al fatto che 'metadati' e` un termine-ombrello sotto il quale si intendono molte cose diverse, a volte separate, a volte implicate tra loro.

Come una pubblicazione ha nel frontespizio e nelle sue parti complementari una carta d'identita` da cui partire per catalogarla (sapendo che non ci si ferma solo li), anche le risorse elettroniche devono portare con se, meglio se all'inizio, una serie di elementi atti a identificarle. Altrimenti sarebbero pure sequenze di caratteri.

I metadati sono appunto questa carta d'identita` delle risorse elettroniche.

Con tutte le cautele del caso. Sappiamo che esistono i falsi, le copie, le menzogne. Ma questa e` una contraddizione di ogni strumento espressivo. I segni sono tutto quello che puo` essere usato per mentire.

Lo scopo primo dei 15 elementi del Dublin Core e` di offrirsi ad una celere e gigantesca raccolta automatizzata di dati, ma nessuno ha mai detto che il lavoro sarebbe concluso, cosi come nessuno puo` sostenere che la catalogazione si fermi alla descrizione ISBD.

I problemi dell'organizzazione di questa massa di data vengono dopo, ma intanto li avremmo senza fatica a disposizione, invece di trascriverli uno alla volta come nella catalogazione a mano, e potremmo cominciare una serie di raffronti, paragoni, accorpamenti.

Ancora sui metadati:

L'ideale e' che gli elementi bibliografici siano sempre annunciati da una parola che li denomini, mi sembra lapalissiano.

Il frontespizio di un libro a stampa e' facilmente riconoscibile dalle sue caratteristiche spaziali (la prima pagina, essenzialmente vuota; dei caratteri smisurati; una frase fortemente significativa e isolata, due occhi umani che guardano questi fenomeni fisici).

Nella risorsa elettronica tutto questo sparisce, si omologa. Ci vuole una parola o un tag che annunci un titolo, un autore, un editore, altrimenti tutto si confonde.

Prendiamo il caso del Bollettino AIB. Ci sono due metatag. Cosa mi distingue l'ente autore dalla persona autore ? Io non lo so.

<META content="Italian Library Association" name=keyword>
<META content="Alberto Salarelli" name=keyword>