Biblioteche oggi - Giugno 2002 BIBLIOTECA PROFESSIONALE Gruppo di lavoro della Bibliografia nazionale italiana. Dewey da 20 a 21. Seminario AIB sull'edizione italiana della Classificazione decimale Dewey, ed. 21. Roma, 19-20 settembre 2000. Roma, Associazione italiana biblioteche, 2001, p. 130 (AIB formazione; 1) Dewey da 20 a 21 non è un manuale sulla CDD; si presenta, invece, come uno strumento d'uso per il catalogatore, quasi un repertorio dei principali cambiamenti intervenuti in CDD 21. Tale precisazione è fondamentale per apprezzare appieno questo agile volumetto, nato dalla sistemazione dei materiali prodotti da un seminario tenuto a Roma, nel settembre 2000, dal Gruppo di lavoro della Bibliografia nazionale italiana. Quanto costa, in termini di impegno, e quanto conviene aggiornare il catalogo sistematico della propria biblioteca? A questa complessa domanda, ma non solo, risponde Dewey da 20 a 21. Applicare un sistema di classificazione articolato e complesso, qual è appunto la CDD, è senza dubbio un'operazione impegnativa. Poter disporre nel farlo di uno strumento estremamente specifico e puntuale, come questo, agevola di molto l'impresa. Il testo segue nella presentazione del materiale l'ordine stesso delle Tavole: si apre con una panoramica su espansioni e modifiche nelle Tavole ausiliarie (salvo le T 3A, 3B, 3C, 4 e 6, trattate assieme alle classi 400 e 800), descrive poi le dieci classi principali (ma la 400 e la 800 sono descritte insieme, per analogia di struttura e affinità di contenuti), infine l'Indice relativo. L'intento dichiarato degli estensori è quello di facilitare il confronto con l'edizione precedente, l'impostazione didattica è evidente. Una breve introduzione presenta in generale caratteristiche e novità di ciascuna classe; ampio spazio è lasciato poi alle modifiche, esposte in tabelle che danno la possibilità di confrontare direttamente e rapidamente vecchia e nuova edizione. Si affrontano poi alcuni casi particolarmente significativi, con esempi, commentati ma comunque schematici, di costruzione di numeri. Spesse volte la spiegazione è arricchita e approfondita da schemi, come il diagramma di flusso proposto a guida del ragionamento per la classificazione di opere in 004-006, o le schematizzazioni, assai più frequentemente utilizzate, che chiariscono, con l'uso di frecce e simili soluzioni grafiche, la dislocazione o la ridistribuzione di un certo soggetto nel passaggio dalla 20. alla 21. edizione. È forse il caso di analizzare un caso concreto: la divisione 370 Educazione. La breve introduzione illustra i cambiamenti, che per 370 consistono in una revisione estensiva e in una sostanziale riduzione dei numeri di sezione. Una tabella raffronta direttamente i sommari delle due edizioni: appare subito evidente la soppressione di 376 Educazione delle donne e di 377 Educazione religiosa e la loro dislocazione all'interno di 371 Organizzazione e gestione scolastica; educazione speciale. La presentazione si chiude con l'accenno alla tendenza a razionalizzare e sintetizzare, maggiormente presente in CDD 21, con la conseguenza di riformulare alcuni numeri con l'aggiunta delle suddivisioni standard (ad esempio, la ridistribuzione di alcune espansioni di 370.7 Educazione, ricerca, soggetti connessi con l'educazione su tutto l'arco della classificazione, con l'aggiunta della suddivisione -071 Educazione dalla T1). Un buon numero di schemi risolve aspetti o difficoltà specifici: nelle sette pagine dedicate all'illustrazione di 370 Educazione se ne contano ben otto! La soppressione della sezione 377 Scuole e religione, ad esempio, si chiarisce a un immediato colpo d'occhio con lo schema che illustra la dislocazione del soggetto. Alcune modifiche intervengono nel- l'edizione italiana rispetto all'originale americana; a queste vengono puntualmente date spiegazioni specifiche. È il caso della revisione dell'estensione 945 Penisola italiana e isole adiacenti, che l'ha resa più coerente all'impostazione generale delle Tavole attraverso il cambiamento di alcune intestazioni (945.1 Piemonte ==> Italia nordoccidentale Regione del Piemonte) e l'aggiunta di note e istruzioni per la classificazione di fatti e personaggi legati alla storia italiana (945.707 2 Masaniello). Altre annotazioni illustrano scelte particolari di traduzione, come nel caso dei nomi di animali e piante presenti nella classe 500 Scienze naturali e matematica. Fondamentale, a questo proposito, è il fatto che il volume sia stato prodotto dal gruppo di lavoro della BNI, cioè dalle stesse persone che hanno redatto l'edizione italiana delle Tavole e che, soprattutto, si occupano nel loro lavoro quotidiano di problemi di classificazione. Infatti, come scrive nella prefazione Marta Ricci, "l'agenzia bibliografica, per la competenza che ha sul- la produzione editoriale del paese, può e deve aiutare a formulare le specificità di un'edizione nazionale offrendo la 'garanzia bibliografica', sollecitando eventuali adattamenti, monitorando lo strumento sul vivo della produzione libraria". Un libro che, nel complesso, merita quindi certamente di comparire nella raccolta di ogni biblioteca ma che, per le sue peculiarità, finirà, più probabilmente e con maggior me- rito, sul tavolo di lavoro di molti bibliotecari. Non si può, infine, passare sotto silenzio il fatto che Dewey da 20 a 21 inauguri la nuova collana "AIB formazione", che nasce con il dichiarato intento di raccogliere e rendere pubblici i risultati di alcuni dei seminari di studio organizzati dall'Associazione italiana biblioteche. È questa un'iniziati- va certamente proficua e stimolante, ed è auspicabile che continui, mettendo a disposizione dei bibliotecari mezzi utili a un continuo aggiornamento professionale