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AIDA Informazioni
ISSN 1121-0095, trimestrale
anno 18, numero 1, gennaio-marzo 2000

Novità editoriali
Segnalazioni bibliografiche internazionali sull'informazione e la documentazione, a cura di Lucilla Vespucci

I tesauri recuperano l'enciclopedia
Anna Baldazzi
Nei giorni del 31 dicembre 1999 e 1 gennaio 2000, mentre veniva largamente alimentata la paura del blocco informatico per le difficoltà di trattamento della cifra tonda, metafora della grande paura dell'arrivo del Terzo Millennio, alcuni tra i quotidiani nazionali più diffusi, Corriere della Sera e Repubblica ad esempio, si sono cimentati a ripescare specimen di letteratura di anticipazione, per dimostrare che molte delle profezie predicate dalla seconda metà dell'800 in poi si sono puntualmente avverate: la tecnologizzazione del mondo, l'approdo umano su altri corpi celesti, la sincronia interplanetaria del fare/vedere, parlare/ascoltare.

Calvino, tuttavia, in una lettera inedita a Sebastiano Timpanaro del 7 luglio 1970, anticipata da Repubblica, sulla fine del mondo, non troppo ottimista sulle possibilità future per gli uomini di condurre in porto un viaggio interstellare, con sentimenti affini ad un esistenzialismo epocale già vissuto da altri protagonisti di civiltà al tramonto, esprime la preoccupazione di depositare uno stock di immagini, tutta la nostra memoria, in un corpo celeste neutro, magari la Terra stessa, perché anche un archeologo extraterrestre con sistemi di lettura intergalattica possa avvalersi della nostra esperienza.

Rispetto ad una tradizionale visione conservativa, la trasmissione della conoscenza sembra aver guadagnato anche a livello di topos narrativo un punto in più: la consapevolezza che il sapere trasmesso debba essere leggibile e l'esperienza archiviata comunicabile. Assiomi questi che sono alla base di un metaforico racconto immateriale di Eco, in cui la possibilità di costruire una Competenza Enciclopedica Globale dipende dalla possibilità di intendimento negoziabile tra Terrestri e Antipodiani della terra Gemella. Un problema di comparazione dunque tra il funzionamento concettuale/linguistico di un cervello umano ed uno immateriale/artificiale; un problema di generazioni future e di nuovi progetti transfrontalieri per le tecnologie della comunicazione.

Con la suggestione di queste strategie narrative, la lettura di Brian Vickery sulla ricostruzione di 100 anni, quelli del ë900, di storia delle scienze dellíinformazione, storia intesa come sviluppo di tecnologie informative e comunicative, si arricchisce non di fantasia ma di una dimensione prospettica realmente possibile; così pure particolarmente appropriato risulta il numero monografico di JASIS, in occasione dei 50 anni di pubblicazione, interamente dedicato per la prima volta ai giovani, alle tecnologie che li coinvolgono sia a livello di ricerca che di uso.

Rispetto al panorama succintamente delineato, particolarmente suggestivo, in cui la clessidra della fanta-scienza sembra essersi capovolta a favore della scienza, e per quante implicazioni hanno in questa prospettiva gli aspetti delle tecnologie della comunicazione scientifica, vale la pena riflettere sul peso che in questo scorcio di fine Millennio sembra assumere un indirizzo editoriale statisticamente rilevante, e cioè la produzione ricca e geograficamente diversificata di dizionari e terminologie di specialità, che sembrano porsi come produzione scientifica consapevole di un genere documentario destinato a modificarsi, e a modificare la sua funzione informativa unitaria, univoca, negoziata, per una funzione sempre più ampia di mediazione interculturale in una società inevitabilmente poliglotta, che non vuole perdere identità e vuole trasferire informazioni scientifiche e il proprio stato di ricerca. Tale linea di tendenza che alcuni tesauri già rappresentano sembra porsi come complementare rispetto alle ricerche sui linguaggi universali per la traduzione automatica, destinati invece a promuovere la pantraducibilità e a controllare il fantasma di Babele.

Nello specifico, ci sembra opportuno segnalare sinteticamente alcuni tra i prodotti documentari diversamente rappresentativi dei nodi problematici qui individuati per il Nuovo Millennio. Tra questi: EURODICAUTOM*, La Términologie de líéducation**, Unl, il software interlinguistico universale***. Tre prodotti incentrati sulle tecnologie della camunicazione e sulle applicazioni della linguistica compiuterizzata, destinati a trattare ambiti di specialità per i fondamentali della società del 2000: la politica, líeducazione, la comprensione tra i popoli.

* EURODICAUTOM è la banca dati terminologica con struttura multilingue, le 11 lingue di lavoro, promossa e utilizzata dalla Commissione Europea. La banca conta oggi più di 1.200 000 voci, 5 milioni di termini, 250.000 abbreviazioni e acronimi, riferibili ai diversi campi di attività della Commissione stessa, frutto del lavoro progettuale avviato nel 1973, su macchine IBM 1401 e 7090 a Ispra in Italia, secondo il pacchetto di programmi documentari STAIRS. Essa ha come obiettivo quello di supportare i traduttori nella ricerca di termini equivalenti, e realizzare una comunicazione sincronica complessa che si avvale di uno strumento più flessibile di un qualsiasi teledizionario sequenziale consultabile a distanza. La multidimensionalità di accesso si realizza grazie ad una struttura organizzata per indicatori di base, quali la lingua, gli ambiti di contenuto, le fonti, gli organismi, acconpagnati da frasi-esempio che hanno lo scopo di contestualizzare il termine che quindi non è mai astratto dalla cultura di provenienza. Novità questa che in qualche modo porta la banca dati fuori della classificazione dei tesauri tradizionali, anche se i suoi principi costitutivi sono quelli della terminotica. E cioè : l'uninozionalità che garantisce il carattere univoco e monoreferenziale del termine; la multidirezionalità che permette il trattamento paritario delle lingue; il codice materia che prevede un campo delimitante la polisemia e líomografia; la combinazione sintagmatica automatizzata per cui il sistema rifiuterà significati aperti e accetterà frasemi specializzati; la pseudoequivalenza sarà segnalata tra le note.

** La términologie de l'éducation è una tra le diverse terminologie (musica, strumenti musicali, ceramica, salute, ecc.) a cui il Conseil International de la Langue Française ha dedicato la sua attenzione per rispondere alle domande di genitori, insegnanti, personale amministrativo, di comprensione linguistico-semantica di un ambito in continua evoluzione. Il repertorio avviato dal '92 ha raccolto fino al '96 176 voci, strutturate in 9 terminogrammi, allíinterno dei quali ciascun termine è ordinato alfabeticamente e segue un modello standard che contribuisce alla definizione nozionale: la marca grammaticale, l'ambito di contenuto, la definizione, le note e líindicazione di termini correlati. Il repertorio contempla anche la possibilità di traduzione inglese, ma non considera la traducibilità un principio cogente, rivendicando quindi una identità linguistica alla cultura nazionale.

*** Unl Universal Networking Language ha come obiettivo líunificazione linguistica mondiale che líIstituto di Studi avanzati dell'Università delle Nazioni Unite di Tokio sta elaborando da quattro anni e che ad aprile prossimo sarà disponibile per tutti. L'Unl può considerarsi líesperanto della rete e la sua modalità è legata ad una funzione di intermediazione assoluta e totale. L'editor è situato materialmente su un language server, su una macchina collegata in Internet; mentre un secondo server configurato nella lingua dellíutente consentirà allíutente stesso di leggere il messaggio. L'Unl quindi si configura come un protocollo di comunicazione in grado di convertire da una lingua allíaltra testi scritti.

È appena il caso di ripetere che ormai i limiti ai processi di sviluppo delle tecnologie della comunicazione sono solo quelli imposti dalla nostra immaginazione. Gli archeologi extragalattici di Calvino stanno già per arrivare!

In realtà, una riflessione teoricamente divaricata accompagna la nostra conclusione. La necessità di integrazione delle culture, che da un punto di vista linguistico richiede la mise en mots, sembra indirizzare la denominazione dei concetti verso il superamento della monoreferenzialità dei termini e quindi verso un tesauro che catturi un significato enciclopedico più che univoco, dando spazio ad aspetti socio culturali e politici allíinterno della stessa proposta terminologica. Il tesauro multilingue sembra erodere dallíinterno i cardini stessi della costruzione del tesauro, un ambito di ricerca questo che coinvolge sempre più le competenze e le responsabilità del lessicografo, figura che però non trova ancora un suo vero spazio professionale nella complessità delle LIS. Nessun record di LISA del resto tocca questa problematica per il 1999.

E allora Charles Sanders, líAntipodiano di Eco, negoziata la sua formazione professionale di traduttore con i Terrestri, soddisferà in toto la domanda di comunicazione scientifica? Quale convergenza sarà possibile tra EURODICAUTOM e Unl in futuro, quale dominanza conquisterà la tecnologia, quella della comprensione tra i popoli o quella della lingua meccanica?

Abstracts

  1. Crowley, T., The socially responsible lexicographer

  2. Dalle ricerche condotte in Oceania emerge che, in passato, per l'elaborazione di dizionari, l'interesse accademico era privilegiato a scapito dei bisogni delle popolazioni indigene. In questo modo i principi di comunicabilità e accessibilità non erano rispettati e la costruzione di dizionari si riduceva ad un elenco di vocaboli. Oggi, la soddisfazione delle aspettative degli utenti indigeni risulta prioritaria rispetto a quella accademica e al lessicografo spetta la responsabilità di sapersi equilibrare tra le esigenze dei due mondi.
  3. Oard Douglas W. - Diekema Anne R., CLIR Cross-Language Information Retrieval

  4. Nonostante líinglese sia la lingua franca dell' "information retrieval" molta documentazione è disponibile solo in altre lingue. Il bisogno principale nel recupero dellíinformazione è il superamento delle barriere linguistiche. CLIR offre la possibilità di formulare domande nella lingua madre e recuperare informazioni in tutte le lingue. La ricerca CLIR free text si presenta come valida alternativa allíuso del thesaurus multilingue.
  5. Hudon M., Multilingual thesaurus construction

  6. La costruzione di un thesaurus multilingue ha come obiettivo il superamento delle barriere linguistiche dovendo recuperare universi concettuali relativi a sfere culturali, sociali, politiche. Si evidenzia quindi come la funzione primaria di un thesaurus multilingue sia più vicina alla definizione di lingua che non di termine; di enciclopedia che non del thesaurus tradizionale.
  7. Goffin R., Eurodicautom

  8. Eurodicautom è la banca dati terminologica della Commissione europea e sono analizzati i principi teorico-linguistici che ne sono alla base. Fulcro di questo strumento sono le strategie per il recupero dellíinformazione che facilitano líutente nellíinterrogazione. Infatti, Eurodicautom con l'introduzione di campi che ammettono líinterrogazione fraseologica oltre a quella terminologica offre la possibilità di consultare un dizionario di definizioni, per così dire enciclopedico. Il valore innovativo di questa e altre modalità di ricerca risponde alla volontà di istaurare una sorta di vivialità virtuale tra il traduttore e la banca dati, che annulla tuttavia il senso critico dellíutente. In questo modo líimpostazione della banca dati avvalora non solo la modalità di user-friendly quanto la comunicabilità dellíinformazione.
  9. Paul S., Terminologie de líéducation

  10. Viene presentata una lista di 176 termini relativi a "Educazione" dei paesi francofoni strutturata in campi e sottocampi. La definizione segue in generale la struttura delle terminologie controllate; ma non per tutti i termini viene offerta la traduzione in inglese in quanto non sempre si verifica la coincidenza tra termine e concetto. Ad esempio il termine "compétence" si muoverebbe in un'incerta traduzione tra skills e competence.
  11. Eco U., Charles Sanders Personal

  12. Il dialogo tra un terrestre e Charles Sanders Personal, Computer Antipodiano evidenzia che comprendere espressioni, per il computer, equivale a gestire inferenze, e dunque rapportare il valore delle espressioni al significato contestuale possibile . Le informazioni negoziabili costituiscono un settore enciclopedico di una potenziale memoria globale. La negoziabilità si basa sul significato applicabile, regolatore del dialogo (dizionario). Il dialogo si conclude con un interrogativo inquietante su quale sia la relazione tra líuomo e la macchina.
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