Maria Cristina Bassi, La catalogazione delle risorse informative in Internet, Editrice bibliografica, 2002: una recensione di Zeno Tajoli


Quest'opera affronta la catalogazione delle risorse elettroniche remote, risorse di cui si ha l'accesso ma che non si possiedono. L'autrice sottoscrive l'idea che l'evoluzione del catalogo di biblioteca portera' a includere nell'Opac una selezione mirata di risorse tra quelle presenti nel mare magnum del World Wide Web. Partendo da questa prospettiva l'autrice presenta una panoramica delle proposte elaborate in ambito bibliotecario per catalogare le risorse elettroniche remote. L'opera è aggiornata sino al dicembre 2001 e dunque tiene conto del convegno di Roma del 26-28 novembre sulle risorse elettroniche. L' opera è articolata su quattro capitoli con un'appendice.

Nel primo capitolo si offre una panoramica generale sulle trasformazioni che le biblioteche stanno affrontando per via delle tecnologie dell'informazione. Si argomenta che Internet in particolare è una fonte di sfide ed opportunità per i bibliotecari, soprattutto per quanto riguarda la sua organizzazione e l'accesso ai suoi contenuti. L'autrice sottoscrive la tesi di Ridi che il modello ipertestuale della rete porti verso una iper-mediazione; i percorsi possibile sono così numerosi che alla fine aumentano le necessita di mediazione. E questa mediazione giustifichera' la figura del bibliotecario.

Il secondo capitolo si sofferma su cosa corrisponde alla definizione di `risorsa elettronica', cosa unisce e cosa differnzia le risorse elettroniche ad accesso locale da quelle ad accesso remoto. Si affrontano poi le caratteristiche peculiari delle pubblicazioni in Rete e si da' conto del dibattito se considerare "pubblicati" i documenti apparsi in Internet oppure no.

La parte centrale dell'elaborato, il terzo capitolo, si concentra sulla soluzione piu' complessa tra quelle disponibili per catalogare le risorse elettroniche remote, l'uso di ISBD(ER).

Dopo aver brevemente inquadrato l'evoluzione che ha portato alla realizzazione di ISBD(ER), vengono discussi area per area i problemi che le risorse web pongono alla catalogazione. Soprattutto vengono analizzate le risorse testuali e monografiche; alcuni dei problemi analizzati dall'autrice ad esempio sono la designazione generica del materiale, il concetto di edizione, le versioni multiple e la nota sulla modalità di accesso. Si può notare che l'analisi viene fatta attraverso il confronto tra ISBD(ER) e le altre fonti rintenute autorevoli dall'autrice. Le fonti principali per questo confronto sono il capitolo 9 di AACR2, "Cataloging Internet resources" di OCLC e i "Functional requirements for bibliographic records" dell'IFLA. Inoltre in un apposito paragrafo viene brevemente discusso il problema degli accessi formali per autori e titoli.

Il quarto capitolo esamina che rapporto puo esserci tra la catalogazione tradizionale e l'uso dei metadati forniti direttamente dalla risorsa elettronica remota che si sta esaminando. Vengono esaminiti abbastanza analiticamente due schemi di metadati: TEI Header e Dublin Core. Si esaminano il possibile rapporto tra TEI Header, MARC e il Dublic Core come aiuto nella catalogazione. L'autrice analizza quale uso sta avvendo dei metadati e come si stanno evolvendo. Viene infine sottolineato che attualmente i metadati ben strutturati sono scarsi in Internet, i seach engines li usano solo per una generica indicizzazione per parola. questo avviene anche perchè manca una vera autenticazione dei metadati. Su questo problema il mondo delle biblioteche potrebbe intervenire in maniera significativa.

L'appendice finale illustra quattro grandi progetti di catalogazione di risorse presenti sul World Wide Web. Si tratta di InterCat, NetFirst, CATRIONA e CORC. Viene analizzato in particolare CORC (che puo' essere considerato il completamento di InterCat e NetFirst), ne vengono messi in evidenza i punti di forza e di debolezza.

Il testo è sicuramente interessante, approfondito e con numerosi rimandi a quanto scritto sull'argomento. Sconta il fatto di essere uscito leggermente in ritado, ma sappiamo bene che è assai difficile essere aggiornati alle ultime evoluzioni di Internet. Rispetto a quanto uscito recentemente (in particolare Gambari - Guerrini, Definire e catalogare le risorse elettroniche, Editrice bibliografica, 2002) qui viene maggiormente approfondita la gestione delle fonti informative liberamente accessibili via Internet Il libro non ha un indice indice analitico, e questa è una lacuna editoriale di una certa rilevanza. L'acquisto è sicuramente consigliabile a tutti coloro che stanno meditando se e come inserire siti web nei prori cataloghi e in generale a chi si vuole occupare a un buon livello di catalogazione. Potrebbe essere consigliato anche agli informatici che collaborano con le nostre biblioteche e stanno ora parlando di "Semantic Web".