Alessandra Cornero
La formazione e le attività di riqualificazione sono
diventate, negli ultimi anni, una componente essenziale
dell’esperienza professionale dei dipendenti delle
pubbliche amministrazioni.
Le scuole di formazione per la pubblica amministrazione
sono sempre più impegnate nel cercare, con le loro
attività, di soddisfare le crescenti necessità
formative. Si tratta di bisogni di formazione e di
riqualificazione che hanno origine anche dal fatto che
– come recita la Direttiva sulla formazione e la
valorizzazione del personale delle pubbliche
amministrazioni (G.U. n. 26 del 31 gennaio 2002)
– «i processi di riorganizzazione delle
pubbliche amministrazioni, la riforma dei ministeri, il
decentramento e il rafforzamento dei livelli locali di
governo, l’attuazione del principio di
sussidiarietà e il conseguente nuovo orizzonte delle
missioni delle amministrazioni possono realizzarsi solo
attraverso il pieno coinvolgimento del personale e la sua
riqualificazione». E poiché «tutte le
organizzazioni, per gestire il cambiamento e garantire
un’elevata qualità dei servizi devono fondarsi
sulla conoscenza e sulle competenze» le scuole di
formazione per la pubblica amministrazione sono sempre
più impegnate nella progettazione,
nell’assistenza tecnica, nella realizzazione di
corsi, di studi e collaborazioni.
Ma conoscenza e competenze per accrescersi possono e devono
avvalersi anche del patrimonio e dei servizi delle
biblioteche che, poste all’interno delle scuole di
formazione, ne supportano le attività sia per quanto
riguarda la fase progettuale della formazione – in
questo offrendo assistenza e informazioni ai funzionari
interni, ai docenti e ai collaboratori – sia per
quanto riguarda l’assistenza informativa ai
partecipanti ai corsi o ai funzionari pubblici a vario
titolo coinvolti nei progetti. Biblioteche specializzate
come quelle del Formez, della Scuola superiore della
pubblica amministrazione (SSPA) e ultima arrivata –
2002 ! –, quella della Scuola superiore della
pubblica amministrazione locale (SSPAL) sono un punto di
riferimento unico sul territorio per quanto riguarda le
tematiche relative alla formazione e alla pubblica
amministrazione con un notevole patrimonio di monografie e
periodici che si aggira sui 55.000 volumi e circa 1600
testate periodiche. Inoltre le biblioteche della SSPA e del
Formez possono contare, per i servizi da erogare, anche sul
patrimonio posseduto dalle biblioteche delle altre sedi:
nel caso della SSPA si tratta delle biblioteche di
Acireale, Bologna, Caserta, Reggio Calabria
(complessivamente circa 50.000 volumi e 750 periodici); nel
caso del Formez, si tratta delle biblioteche di Cagliari e
di Napoli (complessivamente circa 30.000 volumi e 400
periodici correnti) con le quali sono attivi servizi di
prestito interbibliotecario e di document
delivery.
Lo sviluppo delle attività formative aumenta
progressivamente il lavoro di queste biblioteche che, anche
se con qualche difficoltà dovuta, in alcune fasi, a
stanziamenti non sempre adeguati, hanno realizzato
cataloghi automatizzati, qualcuno già disponibile su
Internet (Formez), stanno per aderire a SBN (SSPAL),
partecipano a cataloghi collettivi come Essper (SSPAL) e
ACNP (Formez).
Pur avendo come utenti privilegiati funzionari interni,
partecipanti ai corsi e funzionari pubblici, le biblioteche
della formazione danno spesso una mano anche alle
università costituendo un importante punto di
riferimento per i laureandi nelle discipline oggetto di
specializzazione. E oltre ad acquisire e catalogare le
pubblicazioni delle scuole, mettendole a disposizione del
pubblico, queste biblioteche si occupano anche del recupero
– per quanto possibile – del materiale
didattico e del materiale prodotto dalle attività
interne.
Una specializzazione comune nell’ambito generale
delle scienze sociali unita alla specificità delle
singole strutture ha reso possibile, nel tempo, fattive
collaborazioni tra la biblioteca del Formez e della SSPA
concretizzatesi soprattutto in servizi di prestito
interbibliotecario e di document delivery. Tale
collaborazione, in seguito a incontri e protocolli
d’intesa tra le scuole, è stata attivata anche
con la biblioteca della SSPAL.
Se le biblioteche del Formez e della SSPA possono vantare
storia e patrimonio, la neonata biblioteca della SSPAL si
configura come una bella sorpresa: in un mondo che tende
sempre più a sottovalutare valore e servizi delle
biblioteche, la Scuola superiore per la pubblica
amministrazione locale (SSPAL), scuola che cura la
formazione e la specializzazione dei segretari comunali e
provinciali e dei dirigenti degli enti locali, ha fatto
nascere una nuova biblioteca, ancora di dimensioni molto
piccole, ma pronta a dare il suo contributo al processo
formativo pubblico. Specializzata nel settore giuridico,
amministrativo e ordinamentale, con particolare riferimento
alle funzioni degli enti locali, ha attualmente un
patrimonio di appena 1000 unità inventariali tra
monografie, periodici, CD-ROM, audiovisivi. È in corso
la raccolta e la catalogazione del materiale documentario
prodotto da e per la scuola ed è stata avviata la
costituzione del Fondo Segretari comunali, destinato a
raccogliere documentazione, di carattere anche storico,
sulla figura del segretario comunale e provinciale. Il
catalogo è automatizzato ed è previsto a breve
l’ingresso in SBN.
La specializzazione della biblioteca della sede di Roma
della SSPA privilegia fin dal 1980, data della sua
istituzione, le discipline di insegnamento della scuola
(diritto amministrativo, diritto costituzionale, diritto
pubblico, diritto comunitario e comparato, economia con
particolare riguardo all'economia pubblica e
internazionale, management e formazione) con un patrimonio
di circa 35.000 volumi e 780 testate periodiche. La
biblioteca mette a disposizione dell’utenza le
pubblicazioni del Consiglio d’Europa che riceve dallo
stesso Consiglio in qualità di biblioteca fiduciaria.
Il catalogo automatizzato, attualmente disponibile sulla
Intranet, è di imminente pubblicazione sul sito
Internet della scuola.
La biblioteca del Formez di Roma si è caratterizzata,
fin dalla sua istituzione nel 1965 come biblioteca
specializzata nell’ambito delle discipline
socioeconomiche, a supporto delle attività del Centro.
Negli ultimi anni, in seguito alla ridefinizione della
missione del Formez, oggi rivolta prevalentemente al
settore della pubblica amministrazione locale, ha curato in
particolar modo alcuni settori quali pubblica
amministrazione, formazione, sviluppo economico locale,
management. Da pochi mesi il catalogo (18.000 volumi, 480
periodici correnti) è consultabile all’indirizzo
http://biblioteca.formez.it/webif.
La biblioteca effettua anche un servizio di spoglio di una
decina di periodici di particolare interesse. Gli articoli
spogliati sono consultabili sul catalogo in rete e sempre
attraverso il catalogo è possibile accedere al
servizio di prenotazione online dei documenti, servizio
riservato a funzionari del Formez, funzionari pubblici
partecipanti alle attività del Formez, bibliotecari e
partecipanti ai corsi.
Per concludere questa presentazione è forse lecita una
proposta: se è vero che le biblioteche
“formano” e se il processo formativo pubblico
è in crescita queste biblioteche si trovano
probabilmente nelle giuste condizioni per potere e dovere
consolidare e ampliare il proprio spazio d’azione:
aumentare i servizi e diversificarne l’offerta,
fronteggiando la mancanza di risorse con un incremento
delle attività cooperative e la costituzione di una
rete con le biblioteche di altre prestigiose scuole di
formazione per il settore pubblico come la Scuola superiore
dell’amministrazione dell’interno (SSAI) e la
Scuola superiore dell’economia e delle finanze
(SSEF), così come con le biblioteche universitarie
delle facoltà di Scienze della formazione. Le
biblioteche della formazione devono e possono continuare un
cammino già intrapreso e porsi sempre più come
parte attiva di questo processo di cambiamento, offrendo un
proprio contributo chiaro, visibile e prezioso per essere
non più solo biblioteche della formazione ma anche
biblioteche per la formazione