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AIDA Informazioni
ISSN 1121-0095, trimestrale
anno 19, numero 2, aprile-giugno 2001

Manifestazioni dopo
International Conference on Scholarly Communication and Academic Presses. Firenze, Università degli Studî - Rettorato, 22 Marzo 2001. http://www.unifi.it/e-press/conferenza.htm
Paola Gargiulo
CASPUR - Consorzio per le applicazioni del supercalcolo per università e ricerca, Roma

In un interessante convegno internazionale, organizzato dalla Firenze University Press (FUP), la neo-nata casa editrice elettronica dell'Università di Firenze, sono stati affrontati i temi relativi alla circolazione e all'accesso dellíinformazione accademico-scientifica  nell'era della tecnologia dell'informazione ed il ruolo dell'editoria universitaria in questo ambito. È possibile un'efficiente disseminazione dell'informazione tra pari, alternativa a quella dell'editoria commerciale, che assicuri qualità e riconoscimento accademico, che garantisca la protezione dell'autenticità  e della proprietà intellettuale e l'archiviazione  permanente del documento elettronico e il tutto a costi contenuti? A questa e ad altre domande strettamente correlate hanno risposto i  vari partecipanti provenienti da diversi paesi europei e dagli Stati Uniti.

Il convegno ha visto nella prima mattinata líintervento di Michael Keller,  University Librarian presso l'Università di Stanford e direttore dell'iniziativa editoriale HighWire che ha messo in evidenza la complementarietà tra l'expertise dei bibliotecari  e quella di  chi lavora nell'editoria universitaria e che può portare con successo alla realizzazione di progetti editoriali in cui líinnovazione tecnologica e la presenza di know- how  permettono iniziative editoriali  di qualità, competitive sul mercato.

È poi intervenuto, il cognitivista Stevan Harnad, molto conosciuto nell'ambiente della comunicazione accademico-scientifica per le sue posizioni a favore di una libera circolazione dell'informazione scientifica, sostenitore di una  proposta "sovversiva" secondo la quale gli autori devono poter autoarchiviare (self-archiving) i loro articoli sottoposti a giudizio critico, rendendoli accessibili gratuitamente sui server di e-print compatibili con  lo standard dellíOAI, Open Archive Initiative, ovvero lo standard che realizza l'interoperabilità dei sistemi di archiviazione e  permette la condivisione dei metadati tra i server e líinterconnessione delle citazioni. In questo modo archivi virtuali interconessi potranno essere liberamente consultabili e navigabili da tutti, contribuendo a migliorare  la produttività della ricerca e fornendo nuovi modi di monitorarne e valutarne líimpatto.

La posizione di Harnad ha innescato un  serrato dibattito in inglese a cui hanno partecipato alcuni dei relatori e qualche rappresentante del pubblico. Alle affermazioni di Harnad, gli  interlocutori contrabbattevano, esprimendo obiezioni sulla sostenibilità pratica ed economica di una proposta molto interessante e che  comunque affronta di petto il problema della libera circolazione dell'informazione scientifica nella società della globalizzazione.

Successivamente è stata presentata, l'iniziativa Roquade (http://www.roquade.nl), un servizio, not for profit,  di supporto agli autori, ai ricercatori, alle società professionali, allíeditoria universitaria,  per la realizzazione di pubblicazioni elettroniche, (riviste, articoli, tesi, letteratura grigia ecc.) offerto dalle biblioteche dell'Università di Utrecht e dell'Università di Tecnologia di Delft. L'iniziativa, già attiva da circa 3 anni, fornisce uníinfrastruttura tecnica e organizzativa a coloro che sono interessati in una comunicazione scientifica efficiente,  cioè che garantisca a costi limitati una rapidità di pubblicazione  e nel medesimo tempo la  validazione scientifica della pubblicazione.

Anthony Watkinson, consulente per l'editoria, ha messo in evidenza líimportanza dell'intermediazione  dell'editore e del bibliotecario nell'era di Internet, in quanto entrambi sono portatori di  valore aggiunto (selezione, valutazione, certificazione, validazione di qualità) quanto mai necessario  di fronte al ciarpame presente in rete. Watkinson nello stesso tempo ha ribadito l'insostituibilità, almeno per ora degli editori commerciali per la qualità del lavoro svolto, l'esperienza conseguita in tanti anni di lavoro editoriale.  Ha, inoltre, ricordato che siamo nell'epoca della transizione dal cartaceo allíelettronico, cioè in un periodo che  richiede investimenti tecnologici costosi dai quali non possono prescindere né gli editori commerciali, né le iniziative editoriali alternative.

Hanno chiuso la mattinata líintervento di  Ian Watkinson  centrato sui cambiamenti  che la nuove tecnologie applicate all'editoria, la comunicazione globale, i mutamenti sociali e politici hanno apportato nelle  università inglesi e di conseguenza nel processo della comunicazione scientifica, nel ruolo degli editori commerciali, nell'editoria universitaria e nel lavoro dei bibliotecari, seguito dalla presentazione di Bernd Wegner della ZentralBlatt-MATH  di EMIS (http://www.emis.org), l'iniziativa dell'European Mathematical Society finalizzata a migliorare l'accesso allíinformazione matematica raggruppando i diversi servizi variamente distribuiti, potenziandoli con nuove funzionalità, integrandoli e permettendone líaccesso attraverso un sistema di replicatori.

Il pomeriggio è stato dedicato a brevi comunicazioni relative alle iniziative italiane nell'ambito dell'editoria elettronica, tra i vari interventi, segnaliamo quello su DAFNE, District Architecutre for Networked Editions (http://www.cib.unibo.it/dafne/ferrara.html), il progetto delle università di Bologna, Padova, Firenze, Biblioteca Centrale di Firenze finalizzato alla creazione di un'infrastruttura nazionale per la valorizzazione e il sostegno dell'editoria scientifico-accademica nazionale che favorisca la trasformazione  in editoria elettronica e che sviluppi forme di integrazione delle diverse risorse elettroniche italiane esistenti e future in modo da migliorare la visibilità della comunità scientifica italiana e dei suoi contributi.

Ricordiamo, inoltre, líintervento  sulla  casa editrice elettronica dell'Università di Firenze la Florence University Press, (http://www.unifi.it/e-press/), a cura di Luca Toschi  e di Anna Maria Tammaro.  La FUP è un'iniziativa, fortemente voluta da Anna Maria Tammaro, e alla quale il CdA dell'Università di Firenze ha risposto, finanziando nel 2000 il progetto per la creazione di un servizio editoriale  destinato a  produrre pubblicazioni elettroniche, favorendo la migliore comunicazione  tra autore e lettore e nel medesimo tempo rispondendo alle esigenze di certificazione del lavoro intellettuale, richiesto ai fini della carriera accademica e del sistema delle citazioni e alle necessità di ridurre i tempi lunghi della comunicazione scientifica tradizionale con soluzioni tecnologiche innovative.

Informazioni ulteriori sugli  interventi  e sul convegno in generale  disponibili sul sito http://www.unifi.it/e-press/conferenza.htm. Negli Stati Uniti ed in alcuni paesi europei le università stanno assumendo un ruolo attivo nel favorire forme di editoria scientifica alternativa non solo per le  ovvie ragioni economiche, ma anche per far acquistare agli atenei una posizione dominante e non subalterna nella circolazione e distribuzione  dellíinformazione scientifica; questo convegno  italiano rappresenta  un  primo passo in questa direzione, speriamo che presto ne seguano altri.


Mail to Webmaster - Creato 2001-06-12