Sintesi della sessione "Evoluzione e integrazione dei sistemi informativi bibliografici" (Roma, CRUI, 2000-05-23) / Riccardo Ridi Sono state presentate le seguenti relazioni di aggiornamento su alcuni dei principali lavori in corso nel settore a livello nazionale: - Antonio Scolari: Aleph - Cristina Mugnai: SBN - Fabio Valenziano: MAI (MetaOPAC AIB-CILEA) - Vincenzo Verniti: ACNP e CASA - Gigliola Negrini: Directory ISSN Dalle domande e dai commenti intercalati alle presentazioni e dal brevissimo dibattito finale sono emersi i seguenti punti: - La grave FRAMMENTAZIONE sussistente nel sistema bibliotecario universitario, evidenziata dalla relazione introduttiva di Sandro Bertoni a livello di strutture edilizie, di investimenti per le acquisizioni bibliografiche, di servizi al pubblico e di staff, si presenta anche a livello di sistemi informativi bibliografici, nonostante gli sforzi di importanti progetti come quelli illustrati nelle relazioni della sessione. - Per contrastare tale frammentazione e' necessario investire con forza su tre concetti-chiave: ALFABETIZZAZIONE (perche' studenti e docenti devono imparare a rintracciare le risorse informative anche meno evidenti), STANDARDIZZAZIONE (perche' solo creando un linguaggio comune per lo scambio delle informazioni sara' possibile aggregarle di volta in volta nei modi piu' opportuni senza sprechi) e COOPERAZIONE (perche' solo unendo le forze dei numerosi soggetti in gioco sara' possibile raggiungere risultati positivi e duraturi). - Mentre sui primi due concetti (alfabetizzazione e standardizzazione) i partecipanti alla sessione hanno facilmente concordato, sul terzo (cooperazione) sono emersi due diversi modelli. Da una parte alcuni pensano ancora soprattutto a una cooperazione per INTEGRAZIONE, che insegua l'utopia del sistema informativo (catalografico, bibliografico e di servizi) unico e omnicomprensivo, mentre altri paiono orientarsi piuttosto verso un modello di cooperazione come DIALOGO fra aggregazioni vaste ma plurime, capaci (grazie alla condivisione dei medesimi standard) di alleanze disciplinari, territoriali o progettuali (se necessario anche temporanee) in una ottica di COMPETIZIONE E COLLABORAZIONE capace sia di esaltare le specificita' che di sfruttare le economie di scala e particolarmente adatta al mondo delle autonomie universitarie. - Alla luce dei tre concetti-chiave sono stati individuati una serie di obiettivi prioritari, in parte ripresi dalla relazione introduttiva di Jacopo Di Cocco: [1] Raccomandare a tutti gli Atenei, nell'ambito della riforma della didattica in corso, che i curricula degli studenti di tutte le Facolta' includano crediti per apprendere i metodi della ricerca e della selezione bibliografica e informativa, sia in ambito cartaceo che elettronico. I moduli creati a questo scopo potrebbero essere tenuti sia da docenti delle discipline documentarie, bibliografiche e biblioteconomiche sia da bibliotecari e documentalisti, che potrebbero anche cooperare per il reciproco aggiornamento professionale e culturale. [2] Stimolare progetti cooperativi nei settori della conversione retrospettiva dei cataloghi cartacei, della creazione di un catalogo nazionale della letteratura grigia, della catalogazione dei materiali trattati dai centri di documentazione europea, della automazione e standardizzazione della estrazione di dati statistici dai software di gestione delle biblioteche, della creazione di authority files condivisi, dell'incentivazione alla registrazione dei propri periodici nella directory ISSN e della incentivazione all'uso di formati per dati e metadati distribuiti in rete che ne facilitino lo scambio e la preservazione (ad esempio XML, RDF e Dublin Core). [3] Aumentare il livello di "apertura" di progetti nazionali come l'Indice SBN e l'Anagrafe delle biblioteche italiane, coinvolgendo maggiormente nella loro progettazione e gestione ulteriori soggetti, che rappresentino maggiormente il pluralismo del mondo accademico e bibliotecario italiano. [4] Aumentare, migliorare e stabilizzare il dialogo fra le universita' sulle tematiche bibliotecarie, istituendo una apposita struttura di cooperazione accademica per la ricerca applicata, la formazione dello staff, la valutazione dei progetti, la sperimentazione dei loro risultati, la rapida diffusione dei nuovi prodotti e servizi tra gli atenei ed enti di ricerca e la raccolta ed elaborazione continuativa di dati statistici omogenei. In tale ambito potrebbero anche piu' agevolmente svilupparsi cooperazioni globali (ad esempio un metaopac universitario) o settoriali (ad esempio dei metaopac o delle biblioteche virtuali/digitali disciplinari). [5] Stimolare la cooperazione fra soggetti diversi come AIB, ICCU, Consorzio SBN, MURST, CRUI, singole universita' e consorzi universitari, per la creazione di un "portale" web rivolto agli utenti universitari (ma estendibile alla totalita' degli utenti delle biblioteche) finalizzato all'orientamento nella ricerca bibliografica e nel recupero dei documenti. Il modello minimo di collaborazione per tale progetto potrebbe essere quello utilizzato dal Coordinamento WWW Italiani per Bibliotecari (CWIB), ma appositi finanziamenti o almeno l'utilizzo finalizzato di sufficienti risorse umane potrebbero accrescerne notevolmente incisivita' e visibilita'.