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AIDA Informazioni
ISSN 1121-0095, trimestrale
anno 20, numero 1, gennaio-marzo 2002

Recensioni
A cura di Anna Baldazzi
www.superEva.it. Milano : Apogeo, 2001 (p. 614 + CD);

GIUSEPPE O. LONGO, Homo technologicus. Roma : Meltemi, 2001, p. 214 (Mutazioni ; 1)
 

La coppia dei due titoli non fa riferimento ad un progetto pilota di antropologia robotica, né allude ad una delle tante mutazioni di Dick, né introduce a nuove avventure di Batman. Introduce, ancora una volta, in modo diverso ma complementare al mondo virtuale della rete: la superEva è la super guida di Internet – sottotitolo dell'opera – appena pubblicata da Apogeo a 8.000 siti web monitorati e selezionati per rendere più accessibile, umana e meno segreta la rete; l'homo technologicus è un ibrido di uomo e macchina, espressione della grande tappa coevolutiva di cui siamo testimoni e protagonisti, espressione di una ri-costruzione dell'uomo, un uomo a tecnologia intensa, la cui condizione umana si è allontanata dall'homo sapiens, a tecnologia limitata.

Complementari i due volumi: l'uno, rispondente all'emergenza operativa di dominare la web explosion del 2000, si presenta come una guida, un repertorio, un indirizzario generalista per razionalizzare il nomadismo totale del navigante del terzo millennio; l'altro, rispondente al bisogno eterno, creativo dell'essere umano che immagina mondi fanta-scientifici su cui ragiona, argomenta, opera analisi e deduzioni logiche, propone una saggistica mista a racconti, narrazioni brevi, scritture emotive – chi lo scrive, ordinario presso l'Università di Trieste, è infatti un autore singolare che sperimenta il suo spazio intellettuale tra gli interessi per la Teoria dell'informazione e la scrittura narrativa, ambedue incentrate sul rapporto tra l'uomo e il computer.

La super guida nasce da un progetto del '97, 100 links, che si propone di recensire ogni settimana per i propri abbonati i siti più interessanti, afferenti a dieci settori raggruppati secondo una concezione pragmatica: Arte, cultura e scienze; Economia; Informatica e Internet; Intrattenimento e spettacolo; Istruzione e Formazione; Media e società; Salute e benessere; Sport; Tempo libero; Viaggi. I minisiti, non univoci, hanno link diretti con la rete e sono introdotti da personaggi del mondo dello sport, cinema e spettacolo, in coerenza più con una vocazione mediatica della rete che non con la pertinenza dei contenuti di area. Ad esempio, il cantante Vecchioni introduce la sezione Istruzione e Formazione; tranquillizza gli utenti e si propone anche lui come un neofita che cede estasiato… ad un mondo che conoscev[a] da bambino…

La super guida invece è presentata con i caratteri fisici del "messaggero virtuale" creato negli anni della guerra fredda attraverso una catena di algoritmi matematici complessi per proteggere Arpa, il progenitore di Internet, da eventuali incursioni di spionaggio nemico.

È la prima donna virtuale della rete, occhi verdi, circa 23 anni, è battezzata superEva, appunto.

Cambiata la prospettiva del growth of knowledge, che faceva riferimento esclusivamente alla letteratura scientifica, superEva è nella rete il portale per eccellenza costruito intorno al concetto di community, di interazione sociale e di incontro, di casa virtuale dove si svolge un mondo totale.

In questo mondo-vetrina trovano risposta tutti i bisogni cognitivi, affettivi e di comportamento: cerchi appunti scolastici, vuoi scambiare cómpiti ed esercizi? Oppure ti interessa qualcosa di più solido? Per esempio la Biblioteca di Documentazione pedagogica, oppure vorresti aggiornarti e leggere?… prova Pedagogika.it. Ti interessa la Donna in web? la satira televisiva? La Bioarchitettura? Puoi soddisfare desideri infiniti.

Se sei invece del nostro mondo, quello della documentazione avanzata, allora avrai qualche problema. Troverai infatti l'AIB; l'ALA; Alice, portale sul mondo dei libri e dell'editoria; Ariadne, e-journal per bibliotecari e professionisti di Scienze dell'informazione; il Bollettino AIB; D-Lib e­journal per promuovere la Digital Library; la Guida alle fonti d'informazione e alla biblioteconomia in rete; l'ICCU; l'IFLA; l'Indice delle liste di OPAC italiani; l'OCLC; il Progetto Gallica, 80.000 testi di letteratura francese e immagini digitalizzate; il Progetto Gutenberg, per il full-text dei classici della letteratura non più coperti da copyright; il Progetto Manuzio, progetto italiano per la digitalizzazione dei classici; l'Ufficio centrale per i beni librari… ma non troverai ancora registrati né AIDA, né "AIDAinformazioni", o "AIDAlampi". Niente di grave. È l'effetto spaesamento, proprio della psicologia di rete. Tra un po' ci saremo anche noi, ma bisognerà mettersi in corsa. Sull'autostrada dell'informazione, questa è legge di natura!
 

Homo technologicus inizia con una introduzione sotto forma di racconto: «Dopo la conquista della Luna e l'esplorazione dei pianeti interni, si vide che le condizioni ambientali in cui i calcolatori dovevano operare con elevato affidamento erano spesso molto diverse da quelle ideali di un centro di calcolo sulla Terra o su un veicolo spaziale… Viste le limitazioni intrinseche dei calcolatori tradizionali, venne ripresa una vecchia idea, quella del calcolatore biologico... ».

Il focus del volume è rappresentato infatti dalla riflessione epistemologica suggerita dalla mutazione coevolutiva che favorisce le macchine della mente, che le storie narrate all'interno del testo esemplificano con un valore documentale e che noi da protagonisti stiamo vivendo.

Longo, come già in altri scritti, tra cui il nuovo Golem: come il computer cambia la nostra cultura (Roma-Bari : Laterza, 1998), prosegue la sua indagine sul futuro della condizione umana a partire dal presupposto che la società dell'informazione è agita da sembionti, homines technologici appunto, che non snaturano necessariamente l'essere umano, ma lo potrebbero completare con una sorta di protesi, di dispositivi concreti – la rete e le reti – che interagiscono con il corpo, un corpo esteso, un corpo invaso, ben oltre l'àmbito cognitivo: «Come le macchine informatiche hanno profondamente modificato la nostra cultura e in particolare hanno inciso sulla nostra concezione della mente e dell'intelligenza aprendo prospettive inedite all'epistemologia, è plausibile che altrettanto facciano le macchine del corpo-mente nei confronti della nostra ontologia… ». Il corpo «con i suoi meccanismi sensomotorî» diverrebbe «la teca ancestrale, il contenitore primo e principale dell'intelligenza» poiché «ogni atto di comunicazione, di scrittura, di narrazione è un atto globale del corpo-mente».

Longo, inserendosi in modo agile e non convenzionale nella costruzione della scrittura filosofica, utilizza come incipit delle sue riflessioni analitiche citazioni di autori classici e non, spaziando da Nietzsche ad Einstein, da Goodman ad Heidegger, da Morin a Geymonat, non trascurando Joseph Roth, Musil, Kafka fino a Leonardo da Vinci. Corredano il testo 91 voci bibliografiche. 


Mail to Webmaster - Creato 2002-04-20