![]() BIBLIOthèque(s) no1 mars 2002 Association des bibliothécaires français |
dernière mise à jour de cette page
le |
MetaOPAC Azalai Italiano
di Antonella De Robbio
coordinatore di OPAC italiani di AIB-WEB
MAI MetaOPAC Azalai Italiano[1], attivo dal 18 maggio 1999, è il catalogo collettivo virtuale delle biblioteche italiane realizzato dalla collaborazione tra AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e CILEA (Consorzio Interuniversitario Lombardo per la Elaborazione Automatica).
Il sistema MAI eroga servizi rivolti a fasce di utenza diversificate che si concretizzano in più strumenti messi a punto dalla redazione AIB-CILEA composta da due staff di lavoro strettamente integrati:
- lo staff OPAC italiani di AIB-WEB, coordinato da Antonella De Robbio[2]
- lo staff MetaOPAC del CILEA coordinato da Fabio Valenziano[3].
MAI è anche il progetto di catalogazione degli OPAC italiani (Online Public Access Catalogues)[4].
Attività principale della redazione è la catalogazione in banca degli OPAC italiani.
La banca dati del MAI è il cuore di tutto il sistema.
La redazione utilizza la lista di posta elettronica AW-OPAC@AIB.IT come strumento principale per scambiare i risultati delle proprie attività di progetto. I redattori, inoltre, accedono alla banca dati via web da tutta Italia per effettuare lattività di manutenzione dei dati.
E' stato redatto un documento che descrive l'attività della redazione di OPAC italiani utile soprattutto ad iniziare una prima e parziale sistematizzazione dei criteri utilizzati per la selezione e catalogazione degli OPAC e delle operazioni richieste per l'inserimento di dati nella banca dati del MAI.[5]
Il suo ruolo primario è di fornire un servizio di accesso agli OPAC italiani.
Nel suo complesso il servizio esprime numerose funzionalità: esso infatti rappresenta uno strumento di lavoro per i bibliotecari italiani, un servizio per l'utenza finale, una linea di raccordo tra sistemi differenti in colloquio con i vari attori del mercato degli OPAC, un punto riferimento certo quale anagrafe dei dati pertinenti agli OPAC italiani.
In generale l'interesse suscitato dal servizio è messo in evidenza dalle statistiche di accesso che registrano un massiccio utilizzo da parte dell'utenza che raggiunge le oltre 6000 interrogazioni quotidiane.
Tale interesse è stato anche avvertito da chi opera all'interno del mondo degli OPAC (produttori, OPACMaster, sistemisti) i quali spesso si sono adeguati alle specifiche tecniche per la connettibilità al MAI ampliando il numero di cataloghi in termini di accessibilità e di offerta di servizi in generale. Allo scopo è stato anche predisposto un documento per gli OPACMaster con i requisiti per la connettibilità degli OPAC[6]
Il MAI si pone come strumento complementare al catalogo nazionale SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale) che raggruppa in un unico catalogo le descrizioni relative al posseduto di 1391 biblioteche per oltre 5 milioni e mezzo di informazioni catalografiche[7], raggruppando ciò che sta fuori SBN, effettuando un servizio di raccordo tra differenti realtà.
L'architettura del MAI è suddivisa concettualmente in cinque aree distinte che si integrano in una gamma di strumenti orientati a diverse categorie di utenti, prima tra tutte quella dei bibliotecari e dei tecnici dell'informazione:
· Area degli strumenti tecnici
· Area degli strumenti di lavoro
· Area degli strumenti informativi
· Area degli strumenti di ricerca
· Area degli strumenti di ricerca specializzati
Le prime due aree sono zone li lavoro interne ove si trovano gli strumenti tecnici e gli strumenti di lavoro. Le altre due aree, informativa e di ricerca sono rivolte all'utenza generale.
L'ultima aree è pertinente agli strumenti di ricerca per utenze specializzate.
Le attività svolte dai redattori MAI sono molteplici e vari sono gli strumenti di lavoro usati.
La redazione si è fornita di una serie di strumenti tecnici e organizzativi per il lavoro redazionale che potrebbero essere presi a modello per esperienze analoghe nel settore delle biblioteche digitali.
Sono utilizzati una bacheca di appunti che raccoglie gli interventi più significativi di lista, una raccolta di modelli di risposte standardizzate in supporto allattività di corrispondenza e le linee guida alla catalogazione, oltre alla documentazione in appoggio alle fasi di progettazione.
E' da sottolineare l'importanza della messa a punto del dizionario dei dati -stilato sulla base dei documenti tecnici di progettazione del MetaOPAC- che hanno consentito una razionale progettazione della banca dati degli OPAC e di tutto il conseguente sistema che vi ruota attorno.
Il dizionario dati e le relative tabelle di servizio sono stati passi fondamentali nel disegno concettuale della banca dati.
Si può affermare che il lavoro di disegno e concettualizzazione della banca dati è stata la prima attività del MAI come progetto.
Le attività attuali che si esplicano entro il sistema MAI si possono suddividere in attività interne ed attività esterne che conducono comunque ad un impatto in termini di feedback positivo nell'intero processo di evoluzione degli OPAC italiani.
L'interazione con i produttori di software ha consentito per esempio di connettere al sistema MAI numerose e differenti famiglie di OPAC aumentando la massa di documenti interrogabili presenti in cataloghi diversi per dimensione e tipologia. Il dialogo con l'utenza ha consentito di raccogliere richieste esterne al fine di migliorare il prodotto e di renderlo più amichevole e vicino alle aspettative dell'utenza, professionale o generica. In tale ottica i prodotti si sono differenziati in aree di intervento affini ma con approccio diversificato per fasce di utenza.
Il back-office nel sistema MAI sostanzialmente si riconosce nell'attività di catalogazione degli OPAC e di manutenzione della banca dati:
- Gestione di una banca dati che registra tutti gli OPAC italiani: in questo sistema gestionale interno vengono catalogati e descritti gli OPAC secondo le caratteristiche peculiari proprie di questi oggetti digitali complessi. Essa funge anche da anagrafe che registra le nascite, le morti e le nuove sezioni o interfacce aggiunte
- Manutenzione della banca dati a livello tecnico: apertura e chiusura connessioni
Molte sono le segnalazioni di nuovi OPAC -o di richiesta di modifica- che giungono alla lista da parte dei responsabili di OPAC, e notevole la relativa attività di corrispondenza tenuta dai redattori. Sempre in relazione alla manutenzione dei dati, si effettuano inoltre i controlli periodici dello stato dattività degli accessi compiuto dai redattori per la zona italiana di loro controllo.
Nel versante del front-line del MAI le attività esterne si configurano nell'offerta informativa differenziata di prodotti e servizi che si può suddividere in due categorie: offerta di strumenti di ricerca e offerta informativa sugli OPAC italiani.
Il MAI è un sistema complesso che ruota attorno agli OPAC italiani offrendo servizi e prodotti informativi sia all'utenza bibliotecaria che all'utenza più generica:
- il repertorio OPAC italiani[8] che si concretizza nella produzione automatica delle liste repertoriali degli OPAC. Sono qui elencati tutti gli OPAC presenti in banca dati suddivisi per regione. Il repertorio generato ed aggiornato automaticamente a partire dalla banca dati si compone di venti liste una per ogni regione più una lista per i cataloghi collettivi nazionali.
- la lista degli OPAC connessi: vengono qui elencati solo i cataloghi connessi al MetaOpac
- le schede INFOOPAC: per ogni OPAC sono riportate le informazioni estratte dalla banca dati. In questa scheda vi sono le informazioni utili all'utenza raggiungibili dalla lista degli OPAC connessi e dalla fase di scelta e selezione degli OPAC dalla metainterfaccia selettiva
- le istruzioni al MAI accessibili da differenti punti con funzionalità di help in fase di ricerca dalle metainterfacce
- una guida per il pubblico all'utilizzo dei cataloghi in linea[9]
- una bibliografia ove sono raccolti alcuni testi disponibili in linea e in lingua italiana su OPAC, MetaOPAC, biblioteche virtuali e relativi repertori
- le relazioni annuali di attività del servizio MAI
Nell'area degli strumenti di ricerca si trovano tre interfacce per la metaricerca differenziate per diverse esigenze e diversi tipi di utenza:
1. ricerca selettiva[10]: l'interfaccia consente due opzioni: bottone "VISUALIZZA gli OPAC" produce la lista dei cataloghi selezionati sui quali interagire con ulteriori selezioni/deselezioni; bottone "INTERROGA" si giunge subito al FORM che consente l'interrogazione degli OPAC selezionati dall'interfaccia primaria, senza passare per la produzione lista.
2. ricerca per regione[11]: interfaccia di tipo grafico e testuale. Si accede da una cartina dell'Italia semplificata. Selezionando la regione di interesse si selezionano gli OPAC di quella regione e il MAI3 crea interfacce dinamiche in base ai record presenti in base dati del MAI relativi a quella regione.
3. ricerca globale[12]: interfaccia che consente di interrogare TUTTI gli OPAC connessi (a oggi 140) in modo veloce. Produce una pagina di risposta unica con le sole risposte positive
A grandi linee la metainterrogazione agisce in questo modo:
q riceve una query bibliografica dall'utente del MAI
q la trasforma nelle query specifiche che ogni singolo OPAC interrogato richiederebbe per rispondere alla stessa ricerca
q inoltra in rete tutte le URL così costruite, cioè effettua linterrogazione di tutti gli OPAC
attende le risposte in modo sincronizzato e le fornisce al suo utente.
La flessibilità del software Azalai inoltre consente di realizzare metainterfacce personalizzate, orientate a specifiche esigenze di utenze o per specifici settori disciplinari.
In collaborazione con il Coordinamento Nazionale Biblioteche di Architettura è stato realizzato MAIA, il MetaOPAC Azalai Italiano di Architettura[13] basato sulla banca dati MAI ed applicato al settore degli OPAC specializzati di architettura. E unapplicazione specialistica attiva su cinquantaquattro cataloghi specializzati del settore.
A livello di architettura tecnica strutturalmente il servizio esplica due funzioni: quella tipicamente repertoriale e la funzione di MetaRicerca. Quest'ultima è svolta dall'Azalai, il motore di ricerca che indaga dentro gli OPAC ad esso connessi. La connessione degli OPAC avviene tramite alcuni campi della banca dati, a contenuto tecnico, che contengono tutte le informazioni tecniche degli OPAC.
Il motore poggia sulla base dati e si colloca dietro tre differenti interfacce meta, tre accessi differenziati sulla base di utenze diverse.
Attualmente il database MAI risiede su macchina UNISYS ES5085 a otto processori XEON 550 Mhz con 4 GB di memoria centrale e 200 GB di massa, con sistema operativo Windows NT 4 Server Enterprise.
Il database è realizzato utilizzando DBMS Microsoft SQL Server 7 e utilizza le librerie ASP Active Server Pages del server web Microsoft Internet Information Server 4.
Il motore Azalai è componente essenziale del sistema e presiede all'attivazione via rete delle interrogazioni agli OPAC e alla raccolta delle relative risposte. Le sue caratteristiche fondamentali sono quelle di indipendenza del servizio MetaOPAC dai servizi OPAC remoti interfacciati. E' il cervello del sistema, senza il quale il MAI non potrebbe funzionare.
Il software Azalai è realizzato in linguaggio Java. Il server che ospita il software Azalai attualmente è SUN Ultra 2 2.x 200 Mhz, con sistema operativo Sun Solaris 2.7 e Java(TM) 2 Runtime Environment, Standard Edition (1.3.0). La simultaneità dell'interrogazione degli OPAC è stata ottenuta mediante l'applicazione di tecniche multithreading.
Per connettere gli OPAC che rispondono ai requisiti tecnici esiste un'ulteriore componente tecnica: il convertitore di Azalai. E la componente che permette di interrogare i vari OPAC remoti, trasformando la selezione bibliografica dell'utente in URL d'interrogazione corrispondenti adeguate ai vari OPAC.
La banca dati del MAI e la catalogazione degli OPAC italiani
Dietro al motore Azalai vi è l'OPAC degli OPAC italiani, ovvero la banca dati del MAI, gestita da un programma SGBD (sistema di gestione basi di dati) scritto in linguaggio SQL.
La banca dati è stata disegnata dallo staff dei bibliotecari italiani e dallo staff informatico del CILEA che afferiscono alla redazione mista di OPAC italiani di AIB-WEB.
"Da un punto di vista biblioteconomico, si può dire che il mantenimento del metaOPAC richieda una "metacatalogazione", ovvero una catalogazione dei cataloghi che vi sono compresi, realizzata in una forma che permetta di differenziarli in base alle loro caratteristiche più rilevanti, per poi selezionarli e interrogarli. Ci si è infatti trovati nella necessità di gestire la varietà delle situazioni in modi funzionali e coerenti, stabilendo delle regole pragmatiche per la descrizione e il trattamento degli OPAC."[14]
Se vogliamo quindi catalogare un OPAC, descriverlo in tutte le sue parti, anche in relazione al concetto di ontologia formale di un OPAC, dobbiamo conoscerlo a fondo in tutti i suoi lati evidenti o oscuri. Descrizione, ordinamento, classificazione della specie degli OPAC, sono tutti aspetti che possono essere più o meno espliciti in un OPAC, ma se andiamo a indagare sui dati che servono all'Azalai, ai dati interpretabili dal motore al fine della ricerca dell'informazione dentro gli OPAC, ci rendiamo subito conto della difficoltà di indagine, di quanto "oscure e incomprensibili" possano essere le strutture che compongono "URL" e "cgi-bin".
I campi del record infatti possono riferirsi a tre condizioni:
- campi ad utilizzo dei catalogatori (tutto il record nella sua interezza)
- campi vedibili dall'utente (che compongono la scheda InfoOPAC)
- campi interpretabili da Azalai (quelli di interfaccia)
Per le problematiche di catalogazione gli aspetti di cui tengono conto le regole di catalogazione degli OPAC italiani toccano i seguenti punti: individuazione delle unità di catalogazione, forma delle intestazioni, granularità dell'OPAC ovvero i sui livelli o piani (livello dell'OPAC, livello di sezione, livello di interfaccia).
Rispetto al primo punto l'unità di catalogazione riconduce al patrimonio di una determinata biblioteca o dall'insieme di biblioteche (patrimonio del sistema bibliotecario). La caratterizzazione all'interno della base dati secondo criteri che tengano conto delle specificità disciplinari oltre che i dati più generici quali l'ubicazione geografica o la tipologia istituzionale, consentirebbero il raffinamento in ricerca in base alla tipologie di utenza.
L'osservanza di regole minimali nella forma delle intestazioni, che sono espresse nella base dati in una forma univoca e coerente con le altre registrazioni, consentono di ottenere delle chiare e complete schede all'interno del repertorio e in ricerca metaOPAC.
Rispetto alla granularità della risorsa OPAC è da tenere presente che OPAC può essere suddiviso in parti, con accessi differenti: per ogni OPAC si possono incontrare accessi al suo insieme intero, oppure alle sue singole parti, siano esse relative alla tipologia di materiale (monografie, periodici, tesi, ...) che ai supporti (microformati, ...) o a eventuali fondi speciali interrogabili separatamente.
Anche le modalità di accesso possono variare, ed ogni OPAC o parte di OPAC può avere uno o più accessi/interfaccia con indirizzi (URL) differenti.
In banca dati ogni record relativo ad una unità OPAC, rappresenta quell'OPAC e lo descrive attraverso tre fasce per un totale di 60 campi:
- dati relativi all'OPAC (titolo, ambito geografico, livello di copertura, tipologia, note informative, ...): 19 campi
- dati di sezione (ripartizione dell'OPAC in sezioni distinte, l'OPAC intero e le sue parti componenti): 11 campi
- dati di interfaccia (accessi, URL, dati tecnici, dati sui campi interrogabili): 30 campi
Attualmente sono presenti in banca dati 420 OPAC.
Gli OPAC universitari italiani costituiscono circa il 40% del totale. Più generalmente, il 64% sono OPAC di biblioteche specialistiche ed il 28% sono OPAC di biblioteche generali, l8% i sistemi misti.
Il 39% sono sistemi collettivi di biblioteche, di cui il 42% è distribuito allinterno di aree comunali, il 29% in aree provinciali, il 20% in aree regionali ed il resto (9%) distribuiti in Italia. Il settore degli OPAC scolastici è cresciuto con grande rapidità in questi due anni, e ora interessa il 10% degli OPAC italiani.
La crescita annuale degli OPAC è stabilizzata attorno al 15%.
Per il 2001 la crescita ha riguardato principalmente i sistemi di ente locale, le cui biblioteche coprono aree comunali o provinciali.
Dal punto di vista delle caratteristiche degli accessi agli OPAC, la parte del leone viene fatta dal protocollo http (91% del totale degli accessi a repertorio, il 99% degli OPAC ha almeno un accesso http), seguito dagli accessi telnet (7%). Non vi sono novità per gli accessi Z39.50, rimasti ad una decina, mentre alcuni accessi telnet sono stati ritirati e gli accessi gopher annullati. La novità di questi anni delle realizzazioni OPAC, il client/server JavaISIS, non ha ancora preso piede e resta ferma ad ununica realizzazione.
Gli OPAC connessi fino ad oggi al MAI sono 140. Sono connessi (completamente o in parte) il 34% degli OPAC di singola biblioteca, il 47% degli OPAC collettivi di copertura comunale, il 57% degli OPAC di copertura provinciale (collettivi), e 64% degli OPAC di copertura regionale (collettivi).
Le famiglie di OPAC attualmente connesse sono: Aleph (esclusa la versione Aleph 500), varie applicazioni OPAC realizzate su DBMS BasisPlus (Sibylla+tk-tcl, modulo WebServer di BasisPlus), Easyweb (versioni 3 e 4 GET-attivabili), alcune applicazioni realizzate con HiWeb, OPAC Sebina, applicazioni Unibiblio (due versioni), FileMaker Pro, WWW Isis, WebIF, alcuni gateways Web (VTLS Web Gateway, SFgate WWW Gateway for freeWAIS-sf, Minisis G.02 Web Interface, ecc.), software LASSO, Sirtex, Zetesis.
Il catalogo collettivo virtuale delle biblioteche italiane è il prodotto dell'attività di connessione degli OPAC al MAI.
L'insieme degli OPAC connessi genera il cosiddetto catalogo virtuale.
A differenza di SBN (il catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale) non si tratta di un catalogo unico né di un catalogo collettivo fisico in quanto si basa su un modello distribuito che prevede connessioni a cataloghi che risiedono su macchine diverse e in luoghi della rete differenti.
La connessione crea un unico ambiente virtuale che consente un'aggregazione informativa che però riporta inevitabile "ridondanze".
L'insieme di informazioni catalografiche o record catalografici, interrogabili contemporaneamente dal MAI e presenti negli OPAC connessi costituiscono un insieme eterogeneo accessibile dagli strumenti di ricerca che il MAI mette a disposizione: le sue metainterfacce di ricerca.
Per questa ragione il MAI è spesso sinonimo di MetaOPAC.
La realizzazione MAI come sistema di servizio consente nel suo complesso delle valutazioni incrociate tra gli OPAC che ci permettono di raggiungere una migliore conoscenza di questi strumenti di diversa origine, applicazione, complessità, diffusione, sia prodotti in passato sia in anni più recenti.
Raggiungere un maggiore conoscenza degli OPAC ci porta anche ad ipotizzare possibili scenari e nuovi probabili percorsi da intraprendere. La redazione di OPAC italiani dovrà valutare se e come orientare le prossime attività nella eventuale produzione di nuovi strumenti e servizi.
La tipologia amministrativa degli OPAC è questione su cui dovremmo porre attenzione, anche in relazione agli sviluppi tecnologici della banca dati.
Le lacune esistenti oggi di dati informativi tecnici ed economici relative agli OPAC nazionali si riconducono in prima battuta ad una mancanza totale di un'analisi di mercato seria sui prodotti d'automazione per biblioteca, sui venditori di tali prodotti e di conseguenza sull'intero mercato italiano degli OPAC. La mancanza di dati ci porta ad una altrettanto seria difficoltà di riflessione sui prodotti ad oggi disponibili sul mercato italiano ai fini di una comparazione tra prodotti.
L'unica fonte cui disponiamo oggi per indagare su quali sono le tipologie dei sistemi gestionali di biblioteca presenti sul territorio nazionale, è la banca dati del MAI che censisce e registra tutti gli OPAC italiani, ma lo strumento MAI nasce con scopi e peculiarità diverse e non adatte ad un'analisi di mercato di questo tipo. Il MAI è uno strumento basato sulla gestione delle applicazioni orientate alle interfacce OPAC ai fini di una loro interrogazione e di conseguenza ai loro programmi applicativi e non alla tipologia dei sistemi gestionali in sé.
Un potenziamento del MAI in tale direzione dovrebbe coinvolgere altre figure del mercato degli OPAC, soprattutto i produttori e venditori e comprese le istituzioni alle quali gli OPAC attualmente censiti afferiscono.
Al MAI si potrebbe quindi pensare in termini di strumento di benchmarking fra gli OPAC, considerato che al centro del sistema MAI esiste una banca dati già attiva che potrebbe essere ampliata con ulteriori dati utili al monitoraggio del mercato degli OPAC italiani.
Prospettive e nuovi sviluppi del MAI fanno parte del suo continuo processo di evoluzione come servizio a livello nazionale che necessariamente deve guardare verso l'Europa.
[1] Il servizio MAI č raggiungibile dall'URL
<http://www.aib.it/aib/lis/opac1.htm>
[2] Universitā degli Studi di Padova
<mailto:derobbio@ib.it>
[3] CILEA, Segrete Milano
<mailto:valenziano@cilea.it>
[4] Per una dettagliata descrizione delle regole di catalogazione degli OPAC italiani nel MAI vedasi l'articolo di Claudio Gnoli "Catalogare cataloghi: La struttura concettuale del MetaOPAC Azalai Italiano (MAI)" sul Forum Burioni
<http://www.burioni.it/forum/gnoli-mai.htm> Pubblicato anche a stampa in "Biblioteche oggi" XVIII (2000), n. 8, p. 70-75.
[5] Perugino, Vito "Linee guida per i catalogatori MAI"
<http://www.aib.it/aib/opac/lg.htm>
[6] Rossi, Paola "Informazioni per la connettibilitā di OPAC italiani al MAI (MetaOPAC Azalai Italiano)"
<http://www.aib.it/aib/opac/connect.htm>
[7] Ad ottobre 2001 la base dati SBN ha una consistenza di 1.696.873 autori (personali e collettivi) e di 5.462.191 notizie titolo (di cui 4.633.935 monografie e 223.034 periodici) corrispondenti a 12.822.894 localizzazioni, frutto della catalogazione partecipata delle biblioteche dei Poli SBN e del riversamento della base dati SBL (Bibliografia nazionale italiana 1958-1984, Bollettino delle opere moderne straniere acquisite dalle biblioteche statali 1958-1980, Fondi meridionalistici).
[8] <http://www.aib.it/aib/opac/repertorio.htm>
[9] Gnoli, Claudio "Opac: Una guida per il pubblico all'utilizzo dei cataloghi in linea"
<http://www.aib.it/aib/contr/gnoli1.htm>
[10] <http://www.aib.it/aib/opac/mai.htm>
[11] <http://www.aib.it/aib/opac/mai3.htm>
[12] <http://www.aib.it/aib/opac/mai2.htm>
[13] <http://iuavint.iuav.it/cnba/cnba2/maia.php>
[14] Gnoli, Claudio, op. cit
Nouveau Recherche sur le site |
contact : abf@abf.asso.fr url de cette page : http://www.abf.asso.fr/publications/bulletin/1/derobbio.html |