Proprietà intellettuale, tecnologie digitali ed accesso alla conoscenza scientifica: Digital Rights Management vs. Open Access

Caso, Roberto Proprietà intellettuale, tecnologie digitali ed accesso alla conoscenza scientifica: Digital Rights Management vs. Open Access., 2008 . In I diritti della biblioteca, Milano, 6-7 marzo 2008. (In Press) [Conference paper]

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English abstract

There is a gap between the information control based on intellectual property and that one based on informal norms of the scientific community. What is the impact of the digital technologies on these different aspects of the information control? At a first impression, digital technologies increase and facilitate the chances of access to scientific communication. It may be thought that their use in the scientific community had reinforced the tendency to the public openness of scientific results. But the situation is more complex. There is the risk – caused by a series of factors – that a stiff, centralized and business oriented control such as that based on Digital Rights Management (DRM) systems settles the scientists’ community (that is driven by a flexible and decentralized control based on informal uses and norms), determining a reduction in the chances of the digital scientific knowledge. A great part of scientists is trying to contrast this risk with the Open Access Movement, well-supported by National and International declarations, policies and guidelines. The scientific communities wrestles between the promises of research commercialization and the noble tradition of own works’ results. The rules shaping so differently the ways of control find their sources in technological standards, agreements, normal uses and public state rights. The technological improvement and the freedom of thought recommend to choose multiple forms of control. The analysis of the interaction between intellectual property, technological standards, agreements and informal norms of scientific community have a basic role in the research of this multiple form of control.

Italian abstract

Esiste una divaricazione tra il controllo dell’informazione che fa leva sulla proprietà intellettuale e quello che si basa sulle norme informali della comunità scientifica. Qual è l’impatto delle tecnologie digitali su queste diverse concezioni del controllo dell’informazione? Ad una prima superficiale impressione le tecnologie digitali moltiplicano ed accelerano le possibilità di accesso alla conoscenza scientifica. Dunque, si potrebbe pensare che il loro utilizzo all’interno della comunità scientifica abbia rafforzato la tendenza ad aprire al pubblico i risultati della ricerca. Tuttavia, il quadro è molto più complesso. Si delinea il rischio – determinato da una serie di fattori - che il controllo rigido e accentrato, come quello basato su sistemi di Digital Rights Management (DRM), ed improntato a logiche commerciali colonizzi il settore della comunità degli scienziati (che invece è animato dalla logica del controllo flessibile e decentrato fondato su consuetudini e norme informali) determinando una forte compressione delle possibilità di accesso alla conoscenza scientifica espressa in forma digitale. D’altro canto, una parte importante della comunità scientifica sta cercando di contrastare questo rischio con il movimento che va sotto il nome di Open Access (OA). Tale movimento è supportato da dichiarazioni, policies e linee guida di istituzioni pubbliche nazionali ed internazionali. La comunità scientifica si dibatte, insomma, tra le «allettanti promesse» della commercializzazione della ricerca e la (nobile) tradizione dell’apertura dei risultati del proprio lavoro. A ben vedere questa dissociazione si riflette nel conflitto tra le differenti forme di controllo delle informazioni digitali che il contesto delle tecnologie informatiche e telematiche ha generato. Da una parte, un controllo rigido ed accentrato come quello che fa leva sul DRM. Dall’altra un controllo flessibile e decentrato come quello che si basa sulla GNU General Public License e le Creative Commons Licences. Le regole che disegnano in modo differente il controllo trovano le loro fonti nei negli standard tecnologici, nei contratti, nelle consuetudini e nei diritti statali. Il progresso della conoscenza e la libertà di pensiero raccomandano di non preferire e legittimare un’unica forma di controllo. La libertà di poter scegliere la forma di controllo che si ritiene più opportuna costituisce il presupposto dell’accrescimento della conoscenza nell’era digitale. Tuttavia, questa libertà, nell’ambito della ricerca scientifica finanziata con fondi pubblici incontra un limite. I risultati di questo tipo di ricerca dovrebbero essere prontamente e gratuitamente messi a disposizione del pubblico. A tale scopo occorre studiare qual è il migliore assetto istituzionale. Nell’ambito di questa linea di esplorazione, un ruolo fondamentale è rivestito dall’analisi dell’interazione tra proprietà intellettuale, standard tecnologici, contratti e norme informali della comunità scientifica.

Item type: Conference paper
Keywords: knowledge dissemination, DRM, Open Access, gestione dei metadati, accesso aperto, disseminazione della conoscenza
Subjects: E. Publishing and legal issues. > ED. Intellectual property: author's rights, ownership, copyright, copyleft, open access.
Depositing user: P. Galimberti
Date deposited: 14 May 2008
Last modified: 02 Oct 2014 12:11
URI: http://hdl.handle.net/10760/11529

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