Recensione a: Riccardo Ridi. La biblioteca come ipertesto: verso l'integrazione dei servizi e dei documenti. Milano: Editrice bibliografica, 2007

Marchitelli, Andrea Recensione a: Riccardo Ridi. La biblioteca come ipertesto: verso l'integrazione dei servizi e dei documenti. Milano: Editrice bibliografica, 2007., 2009 [Review]

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Review of: Riccardo Ridi. La biblioteca come ipertesto: verso l'integrazione dei servizi e dei documenti. Milano: Editrice bibliografica, 2007. 352 p. ISBN 978-88-7075-662-3. Eur 25,00. Il ponderoso (351 p.) volume di Riccardo Ridi sistematizza, pur se «senza scrupoli filologici» (p. 9), diversi precedenti scritti dell'autore, compresi nell'arco di poco più di un decennio. L'opera che ne consegue rappresenta in effetti, come si auspica già Ridi nell'Introduzione, «un quadro complessivo […] sufficientemente completo, convincente e utile» sullo stato dell'arte delle biblioteche digitali. Si tratta, anzi, di uno strumento prezioso, sia per chi intraprenda lo studio delle biblioteche digitali per la prima volta, sia per chi, già avvezzo e interessato al tema, voglia sistematizzare e approfondire le sue conoscenze. La vocazione didattica dell'autore, acquisita negli anni di docenza universitaria e, prima ancora, nelle docenze in corsi di formazione e aggiornamento per bibliotecari, emerge in maniera netta in questo libro che si caratterizza non solo per un'estrema chiarezza espositiva e per una certa ricchezza di esempi, ma anche per la buona struttura concettuale e del discorso. Il volume è suddiviso in tre parti. Le prime due (Le biblioteche e l'ipertestualità e La biblioteca digitale come ipertesto) sono fortemente interconnesse tra di loro, partendo l'una da quelli che possono definirsi come i fondamenti teorici, l'altra costituendo invece una spesso approfondita descrizione dei principali aspetti e componenti delle biblioteche digitali. Questa seconda parte, in particolare, riprende, con indubbio maggior respiro, lo schema che già ebbe La biblioteca digitale: definizioni, ingredienti e problematiche, pubblicato su questa stessa rivista (n. 3/2004, p. 273-344). La terza parte (Il futuro ipertestuale delle biblioteche) che l'autore, sempre nell'Introduzione, definisce «problematica», è senza dubbio quella più ricca di spunti di riflessione critici e novità. Abbiamo avuto occasione, nel passato più o meno recente, di confrontarci con Ridi, anche sui temi trattati in quest'opera, e non sempre il confronto si è concluso con un sostanziale convergenza: in particolare, proprio su alcuni dei numerosi argomenti trattati nell'ultima parte di La biblioteca come ipertesto, i punti di vista erano e restano piuttosto distanti. Anche in quei casi di non consonanza di opinioni, tuttavia, abbiamo potuto sempre direttamente apprezzare come l'autore fornisca con chiarezza e completezza gli elementi fondamentali del dibattito, indicando puntualmente, nel ricco apparato bibliografico, i riferimenti utili, a chi lo voglia, per approfondire l'argomento e per farsi una propria idea. Di notevole ricchezza, infatti, è la bibliografica, che riporta esclusivamente i documenti citati nel libro in maniera esplicita. Si tratta, in effetti, di ben 65 pagine di citazioni, comprendenti fonti più tradizionali, come monografie e articoli, ma anche riferimenti a post su blog e a pagine web, che di certo non possono mancare nella trattazione di argomenti legati strettamente all'innovazione tecnologica. Uno dei capitoli che maggiormente possono attrarre l'attenzione degli specialisti è quello che dà il nome al volume: La biblioteca come ipertesto. In queste pagine Ridi utilizza il modello concettuale dell'ipertesto, oggetto di studio e di interesse da parte sua ormai da diversi anni, come chiave di lettura, descrizione e interpretazione delle biblioteche. Viene infatti individuato inizialmente il paradigma dell'ipertestualità, che Ridi riesce poi ad attribuire in maniera convincente alle biblioteche, e non solo a quelle digitali, per le quali le caratteristiche intrinseche del supporto elettronico e il loro essere agite nel WWW rendono particolarmente calzante la similitudine, ma anche alla realtà fisica della biblioteca. A partire da questa individuazione, Ridi esemplifica il rapporto tra ipertesto e biblioteca nella granularità (le biblioteche contengono documenti autonomi, diversi per numero e tipologia), multilinearità (i diversi percorsi immaginabili tra i documenti), multimedialità e ipermedialità (oltre ad ospitare più media informativi, la biblioteca utilizza «una parte degli strumenti di navigazione, orientamento e reperimento [… che] si basano sulla spazialità e su interfacce iconiche», p. 60), integrabilità, cioè continua espansione, e interattività. Ancora più interessante la possibilità di lettura a più livelli della realtà bibliotecaria attraverso questa chiave interpretativa: scrivendo di questa applicazione a documenti e servizi, si arriva a leggere in maniera ipertestuale anche gli strumenti di lavoro, come gli ILS, e, ancora, la struttura organizzativa e, infine, i sistemi di cooperazione bibliotecaria. Ulteriore, stimolante, elemento di riflessione viene fornito da Ridi in quello che egli definisce con un'immagine il «triangolo documentario per il futuro» (p. 248); un modello che rappresenta l'interazione e l'integrazione degli archivi aperti legati alla funzione di accesso e di disponibilità universale delle pubblicazioni, degli e-journal ai quali resta affidato il compito della selezione qualitativa e delle bibliografie digitali per la funzione di controllo bibliografico universale. Al centro del triangolo, Ridi situa le biblioteche digitali, alle quali potrebbero infine essere affidati compiti legati più direttamente alla conservazione a lungo termine e alla creazione e gestione di servizi per specifiche categorie di utenti, oltre che a quelli legati alla ricerca e alla metaricerca. Una visione complessa, certamente, ma che trova nell'opera di Ridi una ricca esplicazione. Andrea Marchitelli CILEA, Sezione Servizi per le biblioteche e l'editoria elettronica, Roma

Item type: Review
Keywords: digital libraries, biblioteca digitale
Subjects: A. Theoretical and general aspects of libraries and information. > AB. Information theory and library theory.
Depositing user: Andrea Marchitelli
Date deposited: 23 Aug 2009
Last modified: 02 Oct 2014 12:15
URI: http://hdl.handle.net/10760/13457

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