De Robbio, Antonella and Giacomazzi, Silvia Dati aperti con LODe. Bibliotime, 2011, vol. Anno X, n. 2. [Journal article (Unpaginated)]
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English abstract
Unlike the case of Open Access and Open Source movement, in the Open Data context there is no general agreement regarding the definition of the term. The Open Data Movement, like other Open philosophies, aims he goal of making immediately "accessible to anyone the primary research data, without limitation of copyright, patent or other control mechanisms". In this work we try to analyze some interesting statements made by different stakeholders operating in the context of the Open Data, in order to clarify a system of behaviors, often subject to ambiguity and sometimes manipulation. The experts are divided in considering Open Data a derivation of Open Government or a derivation of Open Science, but in both cases the context is the digital environment. Between these two Open territories, we could place a third place, that connects them and that is called Open Bibliographic Data or OpenBiblio: this middle place includes OPACs, databases and open archives. Speaking of Open Data means to place the defining elements within the framework of the Open Knowledge, in a dimension of knowledge that must analyse also the issue of Open Data licenses, which are different from the best-known Creative Commons. The Open Data shares its objectives and developments, in particular with reference to the Open Linked Data project, which deals with interoperability between different data sources and formats. Hence the title chosen for this work: Open Data con LODe, LinkedOpenData, where the final "e", for us, means something immersed, "embedded" within the system itself. The real meaning belongs to the context of the Open Library, and in particular belongs to the Recommendations LODe BD, drawn up by the AIMS team of FAO, and it applies the concept of LOD-enabled bibliographic data, where the "e" has the meaning of something "enabled". It's not sufficient to apply a license in order to make a resource "open", but the resource must also be "open" in terms of real and effective interoperability, avoiding the use of licenses only as something fashionable. In this work our aim is not to be completely exhaustive in the definition process, but our purpose is simply to analyse the issue within a framework that seems sometimes rich as well as chaotic.
Italian abstract
A differenza del caso Open Access e Open Source, nel contesto Open Data non c'è un accordo generale sulla definizione del termine. Il movimento Open Data, come altre filosofie Open, mira a rendere immediatamente "accessibili a chiunque i dati della ricerca primaria, senza limitazione di meccanismi di controllo del copyright, brevetto o altro". In questo lavoro cerchiamo di analizzare alcune interessanti dichiarazioni fatte da diversi soggetti che operano nel contesto della Open Data, al fine di chiarire un sistema di comportamenti, spesso oggetto di ambiguità e talvolta di manipolazioni. Gli esperti sono divisi nel considerare Open Data una derivazione di Open Government o una derivazione dell'Open Science, ma in entrambi i casi il contesto è l'ambiente digitale. Tra questi due territori aperti, potremmo posizionare un territorio che li collega e che si chiama Open Bibliographic Data o OpenBiblio: questo luogo intermedio comprende OPAC, banche dati e archivi aperti. Parlare di Open Data significa inserirsi nel quadro della Open Knowledge, in una dimensione di conoscenza che deve analizzare anche la questione delle Open Data Licenses, che sono diverse dai più noti Creative Commons. L'Open Data condivide i suoi obiettivi e sviluppi, in particolare con il progetto Open Linked Data, che si occupa di interoperabilità tra le diverse fonti di dati e formati. Da qui il titolo scelto per questo lavoro: Dati aperti con LODe, LinkedOpenData, dove il finale "e", per noi, significa qualcosa di immerso, "embedded", all'interno del sistema stesso. Il vero significato appartiene al contesto dell'Open Library, con particolare riferimento alle raccomandazioni LODE BD, redatto dal team AIMS della FAO, che applica il concetto di dati bibliografici LOD-enabled, dove la "e" ha il significato di qualcosa di "abilitato". Non è sufficiente applicare una licenza al fine di rendere una risorsa "aperta", ma la risorsa deve essere "aperta" in termini di interoperabilità reale ed efficace, evitando l'uso di licenze soltanto come qualcosa di moda. In questo lavoro il nostro scopo non è quello di essere completamente esaustivi nel processo di definizione, ma lo scopo è semplicemente quello di analizzare la questione in un quadro che sembra a volte ricco quanto caotico.
Item type: | Journal article (Unpaginated) |
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Keywords: | LOD, LODe, open data, linkded open data, licence, Open Linked Data, licenze, dati aperti |
Subjects: | B. Information use and sociology of information I. Information treatment for information services |
Depositing user: | Silvia Giacomazzi |
Date deposited: | 05 Jan 2012 |
Last modified: | 02 Oct 2014 12:20 |
URI: | http://hdl.handle.net/10760/16440 |
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