Weston, Paul Gabriele . Il catalogo: dalla tradizione ai nuovi servizi., 2006 In: Biblioteche e informazione nell'era digitale. Atti del convegno della 4. Giornata delle biblioteche siciliane (Ragusa, 26 maggio 2006). Associazione Italiana Biblioteche. Sezione Sicilia, pp. 56-82. [Book chapter]
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English abstract
The explotion of digital resources, the pervasiveness of the web and a wide range of new services offered to the reader are driving both in Italy and worldwide a critical reflection on the library institution. To this end, the criteria traditionally determining the library organization as well as the tools that over the decades have been developed for the fulfillment of its mission are reviewed. Surveys have shown that a growing number of users prefer to carry out their search by using a search engine rather than visiting, even in virtual mode, a library and querying its catalog. The friendliness of Google, the richness of data available through Amazon and constantly updated, the informality of the blog contribute, as a whole, to set up a scenario compared to which the sophisticated tool created by the interaction between the catalog and other bibliographic utilities appears less and less adequate and responsive to market demands. Yet, if the catalog is declining and its procedures appear unsustainable, books and other information material are not dead, nor their complete conversion to digital form is to be expected in the short-medium term. In spite of massive investment in the creation of digital libraries and the replacement of analog with digital media, even in areas prone to greater conservatism, the catalogue still provides the most effective representation of the bibliographic universe from which our knowledge originates. A comparison between the most authoritative library institutions and subjects involved in the production, circulation, organization and preservation of bibliographical documents of any nature, should pave the way to the regeneration of the catalogue by expanding its functions and services and enhancing its integration with other research tools, thus ensuring the sustainability of this task.
Italian abstract
La diffusione delle risorse digitali, la pervasività del web e l’ampia scelta di nuovi servizi offerti al lettore stanno determinando, altrove già da qualche tempo, in Italia ancora ad uno stadio embrionale, una riflessione talvolta assai critica sull’istituzione biblioteca. A tal fine vengono riesaminati i criteri che tradizionalmente hanno determinato la sua organizzazione e gli strumenti che nel tempo sono stati messi a punto per il soddisfacimento di quella mediazione bibliografica che costituisce la sua vocazione primaria. Ci si è resi conto che un crescente numero di utenti preferisce affidare le proprie ricerche ai motori e agli altri dispositivi di rete, piuttosto che visitare, sia pure in modalità virtuale, una biblioteca ed interrogare il suo catalogo. La facilità di funzionamento di Google o Firefox, la ricchezza di dati messi in campo e costantemente aggiornati da Amazon o Internet Bookshop, la colloquialità e l’informalità del blog contribuiscono, nel loro insieme, ad allestire uno scenario al cui confronto un sistema sofisticato come quello costituito dall’interazione tra il catalogo e i repertori appare sempre meno adeguato e rispondente alle richieste del mercato. Eppure, se il catalogo appare in declino e insostenibili le sue procedure e gli strumenti che lo supportano, libri e periodici non sono morti, nè si prospetta nel medio periodo la loro completa conversione al digitale. A dispetto dei massicci investimenti nella realizzazione delle biblioteche digitali e della frequenza con la quale, anche nei settori inclini ad un maggior conservatorismo, le pubblicazioni cartacee vengono sostituite dall’omologo elettronico, la notizia di catalogo appare tuttora la rappresentazione più efficace dell’universo bibliografico al quale attinge il nostro sapere. Occorre, dunque, che dal confronto tra le più autorevoli istituzioni bibliotecarie e i soggetti coinvolti nella produzione, nella circolazione, nell’organizzazione e nella conservazione dei documenti bibliografici di qualunque natura, emergano le idee che meglio possano indirizzare e sostenere la rigenerazione dei cataloghi, mediante un ampliamento di fuzioni e servizi e l’integrazione con gli altri dispositivi della ricerca; il tutto per assicurare all’impresa l’indispensabile sostenibilità.
Item type: | Book chapter |
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Keywords: | bibliographic enrichment, OCLC, discovery tools, WorldCat opac interface, cataloguing strategies, OPAC 2.0 |
Subjects: | I. Information treatment for information services > IA. Cataloging, bibliographic control. |
Depositing user: | Paul Gabriele Weston |
Date deposited: | 17 Jun 2013 07:11 |
Last modified: | 02 Oct 2014 12:26 |
URI: | http://hdl.handle.net/10760/19468 |
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