De Robbio, Antonella . Libertà di panorama in Europa in equilibrio tra diritti ed eccezioni. Freedom of panorama in Europe on balance between rights and exceptions., 2019 In: I quaderni del CNBA : 16, 2019 [Pubblicare l'architettura : dalla tradizione all'era digitale, libri e riviste verso il futuro : 16a Giornata di studio del CNBA/ArchLib Conference : Venezia, 9/10 maggio 2019 = Publishing architecture : from tradition to t. Coordinamento Nazionale Biblioteche di Architettura, pp. 42-59. [Book chapter]
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Paper presented at the CNBA Day – CNBA/ARCLIB Conference, Venice 8-10 May 2019 Iuav University of Venice, Santa Croce 191 Tolentini – 30135 Venice CNBA – Venice 10 May 2019 – Iuav University of Venice. Publishing architecture: books, journals looking at the future. Freedom of panorama - not to be confused with the right of panorama which concerns the necessary distance between buildings to have sufficiently adequate light, space and freedom of vision - is the right to be able to take photographs or make video footage of buildings, palaces, monuments , artistic and architectural works present in a public place also for commercial purposes. Freedom of panorama - to be framed in the themes of Open Culture - is envisaged in those countries whose regulatory systems derogate from the protection of intellectual property rights or physical property, as in the case of the protection of cultural heritage. Its breadth therefore depends on the balance between the various and possible safeguards on the works and the exemptions granted in order to guarantee a reasonable freedom to photograph in public spaces. The works of architecture are an interesting field of application where the solution of complex problems is given by the application of various rules of national and international law: copyright, industrial property code, rules on the protection of cultural heritage and procurement regulations public and private. Legislation in the world varies from country to country with heterogeneous situations. The United States, Argentina, Russia and Japan have similar regulations that allow for reproductions of buildings located in public places. In Africa there are numerous areas where there is no information and others where freedom of panorama is totally absent. In South America, China and Canada the situation is quite good, while the countries with the best situation in terms of wide panoramic freedom are Australia, India and the United Kingdom. In contrast we find the Middle East with severe restrictions. In Europe the situation is not only heterogeneous, but it is divided in half between countries where there is no freedom of panorama and those with a fairly good situation, even if not optimal. In some countries you can only photograph buildings, in others only works of art, in others there are no restrictions. It seems curious how this restriction is present in half of Europe including Italy and France and in half of Africa as well as in most Middle Eastern countries, including Iran, Afghanistan, Saudi Arabia, etc ... Unfortunately Italy does not enjoy the freedom of landscape . In our country, anyone intending to use images depicting works of artistic, cultural and landscape interest for profit must do so with prior authorization and by paying specific fees to the public body that manages the work or landscape. At the level of the European Community, unfortunately, the opportunity has been lost to have a European Directive with wide exceptions useful for a freedom of panorama at 360 degrees due to the lack of a broad vision which has not allowed to standardize this freedom of gaze on the panoramas and landscapes between European countries. Now, therefore, a national legal protection mechanism will be needed, with a serious political debate on the concept of freedom of panorama as a common good and juridically understood as positive freedom.
Italian abstract
Relazione presentata alla Giornata CNBA – CNBA/ARCLIB Conference, Venezia 8-10 maggio 2019 Università Iuav di Venezia, Santa Croce 191 Tolentini – 30135 Venezia CNBA – Venezia 10 maggio 2019 – Università Iuav di Venezia. Pubblicare l’architettura: libri e riviste verso il futuro La libertà di panorama - da non confondere con il diritto di panorama che riguarda la distanza necessaria tra edifici per avere luce, spazio e libertà di vedute sufficientemente adeguati - è il diritto di poter scattare fotografie o di effettuare riprese video di edifici, palazzi, monumenti, opere artistiche e architettoniche presenti in un luogo pubblico anche per fini commerciali. La libertà di panorama - da inquadrare entro i temi dell’Open Culture - è prevista in quei Paesi i cui sistemi normativi derogano a tutele per diritti di proprietà intellettuale o di proprietà fisica, come nel caso della tutela dei beni culturali. La sua ampiezza dipende perciò dall’equilibrio tra le varie e eventuali tutele sulle opere e le eccezioni accordate al fine di garantire una ragionevole libertà di scattare fotografie in spazi pubblici. Le opere di architettura sono un interessante campo di applicazione dove la soluzione dei complessi problemi è data dall’applicazione di norme diverse di diritto nazionale e internazionale: diritto d’autore, codice sulla proprietà industriale, norme sulla tutela dei Beni Culturali e disciplina sugli appalti pubblici e privati. La legislazione nel mondo varia da Paese a Paese con situazioni eterogenee. Stati Uniti, Argentina, Russia e Giappone hanno norme simili che consentono le riproduzioni di edifici situati in luoghi pubblici. In Africa vi sono numerose aree dove non si hanno informazioni e altre in cui manca totalmente la libertà di panorama. In SudAmerica, Cina, e Canada la situazione è abbastanza buona, mentre i Paesi con la situazione migliore in termini di ampia libertà di panorama sono Australia, India e Regno Unito. All’opposto troviamo il Medio Oriente con gravi restrizioni. In Europa la situazione non solo è eterogenea, ma è spaccata a metà tra Paesi dove non vi è libertà di panorama e quelli con una situazione abbastanza buona, anche se non ottimale. In alcuni Stati si possono fotografare solo gli edifici, in altri solo le opere d’arte, in altri non c’è nessuna restrizione. Appare curioso come tale restrizione sia presente in mezza Europa tra cui l’Italia e Francia e in mezza Africa oltreché nella gran parte dei paesi mediorientali, tra cui Iran, Afganistan, Arabia Saudita, ecc... L’Italia purtroppo non gode della libertà di panorama. Nel nostro Paese chi intenda utilizzare a fini di lucro immagini raffiguranti opere di interesse artistico-culturale e paesaggistico lo deve fare a seguito di autorizzazioni e pagando apposite fees all'ente pubblico che ha in gestione l'opera o il paesaggio. A livello comunitario europeo purtroppo l’occasione di avere una Direttiva europea con ampie eccezioni utili a una libertà di panorama a tutto campo è andata perduta per mancanza di una visione ampia che non ha consentito di uniformare questa libertà di sguardo su panorami e paesaggi tra i Paesi europei. Ora quindi servirà un meccanismo di tutela giuridica nazionale, con un serio dibattito politico sul concetto di libertà di panorama come bene comune e giuridicamente intesa come libertà positiva.
Item type: | Book chapter |
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Keywords: | libertà di panorama in Europa, Freedom of panorama in Europe, architecture and copyright, |
Subjects: | E. Publishing and legal issues. > ED. Intellectual property: author's rights, ownership, copyright, copyleft, open access. |
Depositing user: | Antonella De Robbio |
Date deposited: | 20 Mar 2023 16:49 |
Last modified: | 20 Mar 2023 16:49 |
URI: | http://hdl.handle.net/10760/44183 |
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