Il copyright scientifico per una gestione aperta della conoscenza

De Robbio, Antonella Il copyright scientifico per una gestione aperta della conoscenza., 2007 . In Condividi la conoscenza: nodi e proposte per una politica della conoscenza, Milano, 22 June 2007, IULM, Libera Università di Lingue e Comunicazione - Aula Magna, 22 giugno 2007 - 22nd JUne 2007. [Conference paper]

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English abstract

5 x 5 crucial points and suggestion for scientific copyright is the focus of the Conference “Condividi la Conoscenza: nodi e proposte per una politica della conoscenza. L’Italia e l’agenda di Lisbona”, Milan, IULM, 22 June 2007. (Share the knowledge: crucial points and suggestion for a policy of knowledge. Italy and Lisbon’s agenda”). The present legislation on copyright is a legal limit to scientific dissemination and, consequently, it is an obstacle for a fair economic growth. The five main crucial points of the copyright – within the circle of scholarly communication – can be summarized in the following topics: 1. legal limit to scholar dissemination; 2. the economic displacement from public to private funds provokes damages to public investments; 3. a serious economic restriction, due to a distorted and not competitive market, that stifles small publishers: in fact, 11 publishers dominate the 70% of publishing market, and two publishers possess approximately 2000 journals each; 4. the instrument for knowledge control is property of few people: worldwide research mapping is a very powerful and dangerous instrument of meta information; 5. the present model for research evaluation is no longer applicable in a digital context. The five proposals suggested constitues a unique proposition, that schedules a conscious and intelligent management of scientific copyright, that involves: a. Managers of research institutions, with the role of managers of an intangible public good; b. Scholars producing research into universities and institution, with the role of authors; c. Governments, who must understand that they have to safeguard and protect public good first, and then the interests of private organizations; d. EU measures for a Lisbon’s agenda really effective in procedures and innovation politics; e. Media, since they should offer reliable information to sensitize citizens on the meaning of scientific communication, and on the real potential of a competitive scientific publication market. Scholarly communication consists in the dissemination of the results of the research coming from universities or other institutions, and scientific publication system is part of this circle. One of the aims of Lisbon’s Agenda process in 2000 was to lead economy in service of knowledge through the constitution of an European Research Space (SER). Open Access is part of these strategies for the renewal of this scientific communication system. European Commission published a study in which scientific European publishing system is examined. The data emerged from this European study are remarkable: 23000 journals worldwide, 1400 articles per year, only 3000 Open Access scientific journals. The distribution of journals within the scientific publishing market is extremely distorted, since Elsevier and Springer possess approximately 2000 journals each. Moreover, European Commision opened the door to a wide consultation and a debate, to discuss some of the tendecies on the basis of the Green Book. New perspectives for the European Research Space: define more precisely the aims and provide incentives for the formulation of new ideas.

Italian abstract

5 x 5 Nodi e proposte per un copyright scientifico è il focus del Convegno "Condividi la Conoscenza: nodi e proposte per una politica della conoscenza. L'Italia è l'agenda di Lisbona", Milano, IULM, 22 giugno 2007. La regolamentazione del copyright attuale è un limite legale alla disseminazione scientifica e di conseguenza è un ostacolo ad una corretta crescita economica. I cinque punti critici del copyright - entro il circuito della comunicazione scientifica - si possono riassumere in questi cinque Nodi: 1. Limite legale alla disseminazione scientifica. 2. Il drenaggio dai fondi pubblici verso oligopoli privati comporta un danno agli investimenti pubblici. 3. Grave limite economico dovuto ad un mercato distorto e non competitivo che soffoca la piccola editoria: 11 editori hanno in mano il 70% del mercato delle pubblicazioni, di cui due editori hanno 2.000 periodici ciascuno. 4. Strumento di controllo del sapere in mano a pochi privati: la mappatura della ricerca mondiale è uno strumento potente e pericoloso di metainformazione 5. Modello attuale della valutazione della ricerca non più applicabile nel digitale. Le cinque proposte che si suggeriscono costituiscono una proposta unica che prevede una gestione del copyright scientifico intelligente e consapevole che deve coinvolgere: 1. gli amministratori degli enti che producono ricerca, nel ruolo di amministratori di un bene pubblico intangibile 2. gli scienziati che producono le ricerche negli atenei e nei centri del sapere, nel ruolo di autori 3. i Governi i quali devono comprendere che prima di tutelare i privati devono tutelare il bene comune 4. le azione UE verso un’agenda di Lisbona davvero efficace nei processi e nelle politiche dell’innovazione 5. i media che dovrebbero fare informazione seria per una sensibilizzazione dal basso dei cittadini sul significato di comunicazione scientifica e sulle potenzialità reali di un mercato editoriale scientifico davvero competitivo. La comunicazione scientifica è il processo di disseminazione dei risultati della ricerca di università, enti o centri di ricerca e l'editoria scientifica fa parte di questo circuito. Uno dei baricentri del processo di Lisbona del marzo 2000 è condurre la riforma dell’economia verso un’economia della conoscenza, attraverso la creazione di uno Spazio Europeo della Ricerca (SER). L'Open Access è una strategia verso il rinnovamento. La Commissione Europea ha pubblicato uno studio nel quale si esamina il sistema di editoria scientifica europeo. I dati emersi dallo studio europeo sono significativi: dei 23.000 periodici scientifici nel mondo, i quali pubblicano globalmente 1.4 milioni di articoli all’anno, solo 3.000 periodici scientifici sono ad accesso aperto. La distribuzione dei periodici entro il mercato dell’editoria scientifica è altamente distorta, con due editori (Elsevier e Springer) che hanno sui 2.000 periodici ciascuno. Inoltre la Commissione Europea ha dato il via ad un'ampia consultazione e a un dibattito per discutere alcuni orientamenti, sulla base del Libro Verde: Nuove prospettive per lo Spazio europeo della ricerca, definirli con maggiore precisione e incentivare la formulazione di idee nuove.

Item type: Conference paper
Keywords: Knowledge sharing, policies, Governance,
Subjects: B. Information use and sociology of information > BD. Information society.
B. Information use and sociology of information > BF. Information policy
E. Publishing and legal issues. > EB. Printing, electronic publishing, broadcasting.
E. Publishing and legal issues. > ED. Intellectual property: author's rights, ownership, copyright, copyleft, open access.
Depositing user: Antonella De Robbio
Date deposited: 20 Jun 2007
Last modified: 02 Oct 2014 12:08
URI: http://hdl.handle.net/10760/9914

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